ROMA. – Il Napoli non delude ed inanella la sesta vittoria su sei e si riporta in testa alla classifica a punteggio pieno e in solitaria. Contro il Cagliari finisce 2-0 con la formazione di Luciano Spalletti trascinata da Osimhen, a segno nel primo tempo e poi artefice del rigore realizzato poi da capitan Insigne (alla 400/a presenza con la squadra partenopea).
C’è un segnale inquietante per le ambizioni da scudetto delle milanesi e del Napoli: la Juventus è tornata stabilmente a vincere. Con fatica, come con lo Spezia, ma anche con la Samp viene fuori un 3-2. E’ una Juve un po’ imballata, che perde anche Dybala e Morata per la sfida col Chelsea, ma col tempo la qualità della squadra non potrà che far migliorare l’assetto ancora poco fluido della manovra e rende più compatta la fase difensiva.
La Lazio torna nella parte alta della classifica vincendo un derby struggente e rabbioso per 3-2 sulla Roma costretta ad inseguire per i soliti errori difensivi. La reazione è veemente e la partita rimane avvincente fino alla fine. Più matura la squadra di Sarri con Immobile, Milinkovic e un grande Reina. Roma trascinata da Zaniolo, ma ancora poco concreta. Mourinho protesta per alcuni episodi, Sarri festeggia sotto la Curva Nord con l’aquila Olimpia. Per i giallorossi uno stop amaro ma che non sa di disfatta.
Crescono Fiorentina e Empoli portandosi in una posizione di classifica importante, grazie ai successi su Udinese e Bologna. Torna alla vittoria anche il Sassuolo inguaiando la Salernitana, sempre ultima.
E’ un esame importante quello superato dalla Juve con la prima vittoria in casa sulla Sampdoria. Allegri guarda sornione la classifica che torna accettabile, ma sa che che ci sarà molto da lavorare. I bianconeri tornano ad avere maggiore sicurezza ma gli inciampi difensivi continuano ad essere troppi.
L’infortunio di Dybala complica i piani bianconeri che festeggiano il primo gol di Locatelli che comincia a prendere dimestichezza con la nuova squadra. La Samp si batte bene, rimane in partita fino alla fine e Candreva continua ad essere l’elemento più importante. Per capire dove potrà arrivare la Juve bisognerà aspettare almeno il rendimento negli impegni con Chelsea e Torino.
Spettacolo di tifosi ed emozioni alle stelle nel derby della capitale. La Roma entra in campo contratta, impaurita e la Lazio sorniona l’infila con capacità e merito. Cross dalle retrovie di Anderson, Milinkovic Savic si alza in cielo, precede Rui Patricio che lo travolge e porta avanti la Lazio. Roma sotto choc e il raddoppio arriva in contropiede con Immobile che apre bene a Pedro che con un destro chirurgico sigla il 2-0 ma la Roma protesta per un atterramento in area di Hysay su Zaniolo in partenza.
La Roma si desta furente, Zaniolo prende il palo di destro, poi Acerbi vanifica una conclusione di Mikhtaryan e sull’angolo Ibanez di testa accorcia. Ripresa sempre a ritmi infernali. Passa di nuovo la Lazio con una gran giocata di Immobile che libera Anderson. Assedio della Roma che sfiora il gol con Zaniolo che si guadagna un rigore che Veretout trasforma. La Lazio la potrebbe chiudere con Immobile ma si tiene stretto una vittoria importante che la riporta in alto.
Quarta vittoria di fila, terza in trasferta, per la Fiorentina di Italiano che cresce col suo cannoniere Vlahovic, implacabile su rigore. I viola giocano bene e sta crescendo anche la convinzione. Ha un po’ sofferto alla fine ma l’Udinese di Gotti, al terzo ko di fila dopo un ottimo inizio anche se solo col Napoli ha perso nettamente.
Continua a stupire invece l’Empoli di Andreazzoli, che arriva a nove punti e bastona un Bologna incerto ma anche un po’ sfortunato. Gli emiliani subiscono un autogol dopo 1′, recuperano col primo gol di Barrow, poi sbagliano un rigore con Arnautovic. La gara svolta: l’Empoli passa con Pianamonti che approfitta di un errore del portiere e triplica su rigore. Il Bologna schiuma rabbia, colpisce una doppia traversa di Barrow e Arnautovic, ritorna in corsa con Arnautovic, poi chiude il conto con un gran terra Samuele Ricci.
Ci vuole capitan Berardi per rilanciare un Sassuolo deludente, che non riesce a tenere il passo di quello esaltante di De Zerbi. L’azzurro segna di testa, su cross di Boga, e riporta a centro classifica la squadra che crea e sbaglia parecchio. La Salernitana ci mette il cuore, sta crescendo ma non riesce a sfruttare le opportunità capitate. Sempre precaria la situazione di Castori, i campani sono malinconicamente ultimi.