Biden punta sul fronte del Quad, l’ira di Pechino

Joe Biden

WASHINGTON.  – Dieci giorni dopo il clamore di Aukus – l’accordo sui sottomarini tra Usa, Regno Unito e Australia che ha fatto infuriare l’Europa – il presidente americano riunisce alla Casa Bianca i leader di quei Paesi che nelle sue intenzioni dovranno diventare insieme all’America il nucleo di una sorta di Nato della regione dell’Indo-Pacifico: India, Giappone e Australia.

É il fulcro della nuova dottrina di Biden, deciso dopo l’Afghanistan a voltare definitivamente pagina e a riorientare la politica estera statunitense verso la regione del mondo da cui arriva la minaccia considerata più seria: l’irresistibile ascesa della Cina. Uno strapotere che va contenuto creando una solida rete di alleanze a 360 gradi.

É la prima volta che il Quad (Quadrilateral Security Dialogue) ha riunito i suoi leader in persona: oltre a Biden, il premier indiano Narendra Modi, quello giapponese Yoshihide Suga e l’australiano Scott Morrison. L’obiettivo dichiarato è quello di rafforzare e cementare i legami tra i quattro Paesi e sviluppare una cooperazione strategica soprattutto sul fronte della sicurezza. Questo anche con un’azione coordinata sulla lotta al Covid, su quella ai cambiamenti climatici, sul cyberspazio e sul fronte commerciale per realizzare un’area Indo-Pacifica “libera e aperta”.

Per Pechino si tratta di un “club esclusivo” che non andrà da nessuna parte, non in linea con i tempi e destinato míseramente a fallire. Ma se quelle del portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian suonano quasi come affermazioni irrisorie, in realtà nascondono una certa preoccupazione da parte della Cina, che vede a sua volta minacciate la  sua influenza e le sue mire nella regione Asia-Pacifico.

Di qui l’avvertimento, già presente tra le righe del discorso di Xi Jinping all’Assemblea generale dell’Onu: il Quad altro non è che un costrutto insensato e in stile Guerra Fredda, strettamente legato all’accordo Aukus che avrà solo il risultato di intensificare la corsa agli armamento nella regione.

Ma per Biden far fare il salto di qualità al Quad, da grupo informale a vero e proprio patto per la sicurezza, non sarà un compito semplice, soprattutto per i rapporti con l’India.

Nell’incontro con Modi, ricevuto nello Studio Ovale prima del vertice, è emersa tutta la preoccupazione di New Delhi per l’addio Usa all’Afghanistan e il ritorno dei Talebani al potere.

Talebani dietro le cui spalle c’è il nemico di sempre dell’India, il Pakistan. Il timore Usa poi è che ci possa essere un riavvicinamento tra India e Cina, su diversi fronti accomunate dalle stesse istanze nei confronti della comunità internazionale, vedi la questione del clima e del taglio delle emissioni.

Intanto si lavora per disinnescare il duro scontro tra le due sponde dell’Atlantico a causa della crisi dei sottomarini. Nel corso di una telefonata il premier britannico Boris Johnson  e il presidente francese Emmanuel Macron hanno riaffermato l’importanza delle relazioni tra i loro due Paesi malgrado l’accordo Aukus firmato da Londra con Usa e Australia.

Mentre la Commissione europea ha confermato il vertice con gli Usa sul commercio per il 29 settembre a Pittsburgh, dove si recheranno da Bruxelles Margrethe Vestager e Valdis Dombrovskis.

 

(Ugo Caltagirone/ANSA)