Allarme Covid all’Onu, ministro Bolsonaro positivo

NEW YORK.  – Alla fine, tra una pizza in  strada e una stretta di mano, la delegazione brasiliana rischia di scatenare il caos all’Onu. Il segretario generale Antonio Guterres ha tentato di limitare il più possibile gli eventi al Palazzo di Vetro durante la 76/ma Assemblea Generale per evitare che l’appuntamento si trasformasse in un evento “super diffusore”, anche se alla fine non ha voluto sostenere la richiesta della città di New York che ha provato ad imporre l’obbligo di mostrare la prova vaccinale per entrare nell’aula del dibattito.

Guterres ha chiarito di non poter applicare tale requisito ai capi di Stato dopo le proteste di alcuni leader, a partire da Jair Bolsonaro, che non è vaccinato.

Ora però la situazione potrebbe complicarsi dopo la noticia della positività al Covid del ministro della Salute brasiliano Marcelo Queiroga, al seguito del presidente. Anche perchè – come ha spiegato la Cnn – Queiroga ha incontrato il premier mbritannico Boris Johnson e il segretario generale. Il ministro ha detto di aver portato la mascherina per tutto il tempo mall’Onu, ma ha stretto la mano di Johnson, che poi ha visto il presidente americano Joe Biden alla Casa Bianca. Queiroga, secondo i media, è stato immunizzato con il vaccino ciñese CoronaVac (ma non è chiaro quando) e ora trascorrerà 14 giorni di quarantena nella Grande Mela, mentre Bolsonaro e il resto della delegazione (per ora tutti negativi) sono tornati a Brasilia. Già un altro dei funzionari al seguito del leader brasiliano era risultato positivo, ma non aveva avuto contatti con lui. L’Agenzia nazionale di sorveglianza sanitaria brasiliana (Anvisa) ha raccomandato che Bolsonaro e i funzionari che lo hanno accompagnato osservino un periodo di due settimane di isolamento e facciano altri tamponi.

Il presidente brasiliano peraltro ha infranto le regole del “sistema d’onore” delle Nazioni Unite, secondo cui chiunque entra nella sala del dibattito attesta tacitamente di essere vaccinato. Il portavoce di Guterres ha rifiutato di commentare la vicenda, limitandosi ad affermare che c’è “un protocollo di tracciamento dei contatti in atto in caso di contagi” al Palazzo di Vetro.

( di Valeria Robecco/ANSA).

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