Tamponi in novemila farmacie, impennata richieste

Una donna con il volto coperto da una mascherina sanitaria cammina accanto a una farmacia in Blignyvia adiacente all' Università Bocconi, Milano, 9 marzo 2021.
Una donna con il volto coperto da una mascherina sanitaria cammina accanto a una farmacia in Blignyvia adiacente all' Università Bocconi, Milano, 9 marzo 2021. AMSA/DANIEL DAL ZENNARO

ROMA. – Con la ripresa delle lezioni in presenza e delle attività ricreative che richiedono il Green Pass, cresce il lavoro nelle farmacie italiane. E’ qui che chi non ha il vaccino anti Covid deve andare a sottoporsi a tampone per ottenere la certificazione verde necessaria per accedere nelle scuole come nei luoghi di lavoro, in palestra come al cinema. Tanto che in alcune sono già iniziate le liste d’attesa.

“Nelle farmacie è aumentato notevolmente il carico di lavoro per eseguire tamponi e continuerà ad aumentare nelle prossime settimane. Molte hanno dovuto assumere personale e riorganizzare i turni”, spiega all’ANSA Marco Cossolo, presidente di Federfarma che prevede mesi altrettanto “intensi con l’avvio della campagna vaccinale contro l’influenza e per la terza dose del vaccino anti Covid”.

Il super lavoro in farmacia è iniziato già da mesi, con la richiesta di tamponi rapidi per il rientro a lavoro o scuola dopo la quarantena e poi in estate con il supporto nella stampa del certificato vaccinale. Nelle settimane precedenti la riapertura delle scuole, sono state tante le famiglie che si sono rivolte alle farmacie anche per far vaccinare i ragazzi da 12 anni in su. E ora il super lavoro continua con tutti i non vaccinati che, per poter accedere a scuola, a lavoro e nei luoghi al chiuso, sono obbligati a testarsi ogni 48 ore.

“Già prima del decreto che, a partire dal 15 ottobre, imporrà il prezzo calmierato per i tamponi, su circa 9.000 farmacie che eseguono i test, oltre 7.500 aveva aderito al prezzo ribassato, pari a quasi il 90%. Tante, infatti, avevano sottoscritto il precedente protocollo. Ora – sottolinea Cossolo – speriamo che il servizio di testing sia offerto da un numero sempre maggiore di farmacie”.

Grande la mole di lavoro che affronteranno i presidi di Croce Verde in autunno anche in vista dell’inizio della vaccinazione antinfluenzale, a partire da ottobre. “Alla campagna – precisa Cossolo – quest’anno prenderanno parte anche i farmacisti che già hanno seguito il corso di formazione dell’Istituto superiore di Sanità per il vaccino anti-Covid.

E’ stato appena firmato un protocollo” e potranno inculare il vaccino anche alle categorie per le quali è offerto gratuitamente, come over 65, malati cronici, donne incinte. A questo si aggiungerà poi probabilmente anche la vaccinazione con la terza dose contro il Sars-Cov-2 “per la quale molte regioni, come il Lazio, si stanno già organizzando”.

Tutto questo lavoro extra si è tradotto in una crescita anche di richiesta di posti di lavoro e sta avendo un impatto economico positivo. “In un anno – conclude il presidente di Federfarma – abbiamo avuto un aumento di circa il 5,5% di addetti e in questo periodo è addirittura difficile trovare farmacisti”.