Ocse: ripresa vigorosa ma ineguale, Italia più 5,9%

Operai in industria metalmeccanica
Operai in industria metalmeccanica. (ANSA)

PARIGI.  – Ripresa mondiale vigorosa ma ineguale a seconda dei vari Paesi e del loro livello di vaccinazione: questa la fotografia scattata dall’Ocse, l’organismo internazionale per lo sviluppo e la cooperazione economica,  che oggi ha presentato a Parigi le Prospettive economiche intermedie per il 2021 e il 2022.

Con un Pil mondiale stimato al 5,7% per l’anno in corso e quello dell’Italia addirittura superiore, al 5,9%. “La crescita economica – afferma l’Ocse – è ripartita quest’anno grazie al vigoroso sostegno dei poteri pubblici, al dispiegamento di vaccini efficaci e alla ripartenza di numerose attività economiche”, afferma l’Ocse, mostrando ottimismo per la situazione nella zona euro. La ripresa, mette in guardia l’organismo, resta tuttavia “molto ineguale, con risultati singolarmente diversi a seconda dei Paesi”.

Una situazione legata in larga parte anche dallo stato di avanzamento delle diverse campagne di vaccinazione. La stima mondiale al 5,7% è in calo di 0,1 punti rispetto alle precedenti previsioni di maggio. Per il 2022, invece, l’attività globale dovrebbe essere migliore del previsto con una crescita al 4,5%, 0,1 punti in piu’ rispetto alle stime di primavera. Dopo la storica recessione del 2020,, “il Pil mondiale è oggi superiore al suo livello pre-pandemia”, precisa l’organismo guidato dal nuovo segretario generale Mathias Cormann. E tuttavia, “ciò che ci preoccupa è che molti Paesi emergenti, ad eccezione della Cina, sono sempre molto indietro rispetto ai Paesi piu’ avanzati in termini di programmi di vaccinazione” contro il Covid-19, ha commentato la capoeconomista dell’Ocse, Laurence Boone, secondo cui “la situazione è ancora peggiore nei Paesi a basso reddito”.

“Come sappiamo tutti, il fallimento a vaccinare il pianeta mette tutti in pericolo”, avverte la responsabile Ocse.Già avanti nella campagna di vaccinazione, la zona euro potrebbe contare su una crescita al 5,3% quest’anno, contro il 4,3% delle precedenti previsioni. Per il prossimo anno il Pil di Eurolandia è invece stimato al 4,6%  (+0,2 punti rispetto al precedente Outlook.

L’Italia crescerebbe al 5,9% nel 2021 (+1,4 punti rispetto alle precedenti previsioni) e al 4,1% nel 2022 (-0,3 punti). Altro colosso della zona euro, la Francia vedrebbe invece passare il suo livello di crescita dal  6,3% di quest’anno (+0,5 punti)  al 4% del prossimo anno (invariato).

La Germania vede invece un Pil amputato di 0.4 punti rispetto alle previsioni di maggio, al 2,9%. Stime decisamente meno brillanti per gli Stati Uniti, con una crescita di solo il 6% quest’anno, anche a causa della situazione legata alal variante Delta. Invariate le stime per la Cina, che restano all’8,5 % per il 2021 e al 5,8% per il 2022.

Quanto all’inflazione, sostiene l’Ocse. aumenta notevolmente, in Usa, Canada,  Regno Unito nonché in alcuni economie emergenti, ma rimane relativamente bassa in molti altri big dell’ecomomia mondiale, in particolare, in Europa e Asia. In Italia, l’inflazione resta stabile, all’1,6%, sia nel 2021 sia nel 2022.

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