BOLOGNA. – É morto Romano Fogli e con lui si chiude un’epoca in casa Bologna: se n’è andato infatti uno dei simboli dell’ultimo scudetto, nonché l’ultimo protagonista rimasto in vida.
“Tutto il Bologna Fc 1909 ricorda con grande commozione l’amico Romano e partecipa al dolore della famiglia”, è il messaggio del club rossoblù. La società ha chiesto che prima della partita di oggi alle 18.30 contro il Genoa sia osservato un minuto di silenzio e che la squadra possa giocare con lutto al braccio.
Fogli, nato il 21 gennaio del 1938, è morto questa mattina a 83 anni dopo una lunga malattia nella sua casa di San Maria a Monte (Pisa), dove giovedì è previsto il funerale. La presenza della società, ma anche di tanti tifosi e appassionati bolognesi, sarà obbligata.
Fogli, infatti, era l’ultimo titolare della squadra del 1964, ovvero quella dell’ultimo scudetto di cui i tifosi recitano l’undici a memoria. Non solo: Fogli fu pure autore del gol che sbloccò il risultato, su calcio di punizione, nel corso dello spareggio scudetto del 7 giugno 1964, a Roma, contro l’Inter.
Fogli ha legato il suo nome soprattutto al Bologna, club nel quale ha militato dal 1957 al 1968, con 344 presenze, vincendo, oltre allo scudetto del 1964, anche la Mitropa del 1961.
Ha vestito anche le maglie di Torino, Milan, Catania e con i rossoneri ha alzato una Coppa dei Campioni e una Coppa Intercontinentale nel 1969. Chiusa la carriera da giocatore ha maturato esperienze anche da allenatore: inizialmente sempre a Bologna (’77-79), dove tornò nel 1993.
Fogli ha anche 13 presenze in maglia azzurra, la penúltima della quale è stata la famigerata disfatta di Middlesbrough, quando gli azzurri persero 1-0 contro la Corea del Nord ai mondiali del 1966.