Coronavirus in Italia: ancora in calo incidenza e ricoveri. Meno vaccinazioni

Operatore sanitario nel reparto Covid dell'ospedale San Filippo Neri a Roma.
Operatore sanitario nel reparto Covid dell'ospedale San Filippo Neri a Roma. ANSA/GIUSEPPE LAMI

ROMA. – Con una curva epidemica in decremento ed i valori dell’indice di trasmissibilità Rt, dell’incidenza e dei ricoveri in calo, i dati sull’epidemia da Covid-19 in Italia si confermano questa settimana “abbastanza confortanti” e fanno del nostro uno dei Paesi europei dove il virus circola meno.

Ma tutto questo non deve fare abbassare la guardia: con la riapertura delle scuole e delle varie attività, infatti, il rischio di un aumento dei contagi comunque sussiste, anche a fronte della sempre maggiore diffusione della variante Delta, molto più trasmissibile.

Preoccupa inoltre la frenata che si registra sul fronte delle vaccinazioni giornaliere, che sono in diminuzione, e il numero consistente di cittadini over-50 non ancora immunizzati.

È il quadro tracciato da ministero della Salute e Istituto superiore di sanità (Iss) che, pur descrivendo sulla base dei dati del monitoraggio settimanale una situazione in miglioramento, invitano comunque alla “massima cautela”. Proprio a fronte della variante Delta dominante “è importante elevare la copertura vaccinale con ciclo completo”, ha ammonito il presidente Iss Silvio Brusaferro.

Ma sul versante vaccinazioni i dati presentano delle criticità: dal 31 luglio le vaccinazioni anti-Covid sono infatti sotto la soglia delle 500 mila somministrazioni giornaliere auspicate, rileva il report settimanale dell’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università Cattolica (Altems). E sono ancora 3.424.070 gli italiani over 50 che non si sono sottoposti ad alcuna somministrazione di vaccino, secondo i dati della struttura del commissario all’emergenza Figliuolo. Oltre la metà dei non vaccinati (1,7 milioni) ha tra 50 e 59 anni.

Necessario dunque velocizzare e intensificare le vaccinazioni, nonostante il trend epidemico in discesa sia confermato pure dai dati del bollettino quotidiano del ministero, che segnala 4.552 nuovi positivi nelle ultime 24 ore (rispetto ai 5.117 di ieri), mentre sono 66 le vittime in un giorno, una in più di ieri. Il tasso di positività è stabile all’1,6% e calano i ricoveri nelle 24 ore: sono 525 i pazienti in terapia intensiva, 6 in meno di ieri, mentre i ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 3.989 (-29).

Questa settimana, ha sottolineato il direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza, “l’incidenza dei casi scende a 54 per 100mila abitanti, il valore di Rt si stabilizza a 0,85, sempre in calo e sotto l’unità, mentre il tasso di occupazione dei posti letto in area medica e terapie intensive è pari al 7,2% e 5,8% e quindi al di sotto della soglia critica, fissata rispettivamente al 15% e al 10%, e in lieve diminuzione”.

Tuttavia, “stante la circolazione di varianti ad alta trasmissibilità e anche considerata l’apertura di tutte le attività, come le scuole – avverte – è bene continuare a mantenere dei comportamenti individuali ispirati alla massima prudenza”.

Sulla stessa linea Brusaferro, che rileva come la cautela sia d’obbligo anche se l’Italia “si caratterizza come uno dei Paesi con la circolazione più contenuta”. Nelle ultima due settimane, inoltre, sono diminuiti ancora i casi tra i più giovani e questo, rileva, è “un segnale positivo considerando la riapertura delle scuole”.

Un quadro complessivo dell’andamento epidemico che sembra quindi andare verso un ulteriore miglioramento, anche se persiste la minaccia della variante Delta, che si conferma dominante in Italia e che potrebbe portare a una nuova intensificazione dei contagi.

Secondo il nuovo bollettino dell’Iss, negli ultimi 45 giorni l’88,7% dei tamponi sequenziati è risultato positivo a questa variante, mentre è quasi sparita la variante alfa, allo 0,4%, così come la Gamma (allo 0,1%). Nello stesso periodo, si è inoltre registrato un solo caso di variante Mu ma è “fondamentale – conclude l’Iss – continuare a monitorare queste varianti per identificare rapidamente eventuali minacce emergenti”.

(di Manuela Correra/ANSA)

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