Ue: 1,24 miliardi per i neoassunti.

Un casco di sicurezza della Ue sopra un piano di lavoro. Grafica.
Un casco di sicurezza dell'Unione Europea sopra un piano di lavoro. Grafica. (Ansa)

ROMA. – Cinque miliardi di euro di nuovi prestiti per 30.000 pmi grazie allo strumento lanciato lo scorso anno dalla Banca europea degli investimenti e ora attivato da Cdp e Mediocredito. E via libera agli sgravi contributivi per i neo-assunti, con l’Ue che ha sbloccato 1,24 miliardi destinati alle imprese che nel 2021 assumono ex novo a tempo indeterminato lavoratori al di sotto dei 36 anni.

Con la ripresa ben ingranata verso il 6%, e il Governo impegnato a velocizzare il Pnrr, gli aiuti Ue all’italia guardano ora all’occupazione: a quei quasi 700.000 occupati che secondo l’Istat, nonostante una crescita prossima al 6%, mancano ancora all’appello in Italia rispetto al pre-Covid.

Grazie al regime transitorio che deroga agli aiuti di Stato per fronteggiare la pandemia, potranno partire gli aiuti all’occupazione che l’Italia aveva notificato a Bruxelles e che puntano a tagliare il costo del lavoro: “sono soprattutto i giovani che incontrano difficoltà a trovare un lavoro con contratti a tempo indeterminato e questo strumento adottato dall’Italia – ha sottolineato Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva della Commissione responsabile della politica di concorrenza – sosterrà l’occupazione e aiuterà le imprese ad offrire loro posti di lavoro stabili”.

Soddisfatti i criteri Ue, con alcune condizioni: gli aiuti varranno per 36 mesi e fino a un massimo di 6.000 euro per dipendente, che salgono a 48 mesi per alcune regioni del Sud d’Italia. Per poterne beneficiare i datori di lavoro non devono aver licenziato dipendenti nei 6 mesi precedenti o nei nove mesi successivi.

Anche il primo pacchetto di aiuti da 540 miliardi varato dall’Ue subito dopo la pandemia nell’aprile 2020, che faceva perno anche sulla Banca europea degli investimenti, continua a erogare fondi. Cassa depositi e prestiti ha raggiunto con Fondo europeo per gli investimenti (gruppo Bei) e Mediocredito centrale due accordi che, attraverso la leva finanziaria consentita da “una delle più grandi operazioni di garanzia di portafoglio mai realizzate fino ad oggi in Italia con il Fondo di garanzia paneuropeo”, promettono di attivare cinque miliardi di euro di nuovi prestiti bancari.

Soldi che “sosterranno l’accesso al credito a condizioni vantaggiose per circa 30 mila Pmi italiane” e puntano a “salvaguardare anche i livelli occupazionali”. Lo schema potenzierà ulteriormente il Fondo di garanzia per le Pmi gestito da Mcc, 2,4 milioni di garanzie richieste dal marzo 2020 ad oggi per circa 198 miliardi di euro.

Fa perno su un portafoglio di nuove garanzie originate dal Fondo di garanzia per le Pmi fino a 4,5 miliardi di euro, di cui Cdp contro-garantirà l’80% (quindi fino a 3,6 miliardi di euro) beneficiando a sua volta di una contro-garanzia concessa dal Fondo europeo di  investimento della Bei.

(di Domenico Conti/ANSA).

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