NEW YORK. – Prove di disgelo fra Stati Uniti e Cina. Joe Biden chiama il presidente cinese Xi Jinping nel tentativo di rilanciare i rapporti e superare l’impasse nelle relazioni fra i due paesi, dopo gli scarsi progressi ottenuti con i contatti ad alto livello nei mesi scorsi.
Washington e Pechino hanno parlato di un confronto “schietto” fra i due leader. Biden, ha riferito la Casa Bianca, ha messo l’accento sulla necessità di evitare che la “concorrenza” fra le due nazioni “diventi conflitto”, mentre Xi ha osservato come la politica americana sulla Cina abbia portato “gravi difficoltà nei legami bilaterali”, ha sottolineato il ministero degli Esteri cinese.
La telefonata è la prima in sette mesi: era infatti da febbraio che i due non si confrontavano direttamente. Un arco di tempo in cui le tensioni commerciali e sulle origini del Covid non si sono placate, anzi sono aumentate con il ritiro degli Stati Uniti dall’Afghanistan e l’asse fra Xi e il presidente russo Vladimir Putin consolidatosi anche su Kabul.
Travolto dalla critiche per la modalità del ritiro, alle prese con una pandemia che ha rialzato minacciosamente la testa e sulla scia dei timori di legami pericolosamente sempre più stretti fra Mosca e Pechino, Biden ha chiesto di parlare con Xi cercando di allentare la tensione e instaurare un rapporto costruttivo.
Tentativi in questo senso si susseguono da mesi dietro le quinte ma senza risultato. Secondo l’amministrazione Usa, la Cina non ha mostrato la volontà di impegnarsi in un “confronto serio e costruttivo. Quello che abbiamo ottenuto sono stati i soliti punti di confronto, molti dei quali delineati solo per motivi di propaganda”.
Xi, hanno spiegato funzionari della Casa Bianca, ha “centralizzato il potere in modo evidente e l’impegno a livello dei leader è quello di cui c’è bisogno per andaré avanti”. Da qui la discesa in campo diretta del presidente americano. La Casa Bianca ha riferito ufficialmente di una conversazione “ampia e strategica”, con Biden che ha messo in evidenza “l’interesse” degli Stati Uniti per la pace e la stabilità nell’area Indo-Pacifica e nel mondo.
Biden e Xi hanno poi affrontato i temi “in cui i nostri interessi convergono, e quelli in cui i nostri interessi, valori e prospettive divergono, decidendo di impegnarsi su entrambi i fronti in modo aperto e diretto”, ha fatto sapere ancora Washington, precisando appunto che i due leader “hanno discusso della responsabilità di entrambe le nazioni di assicurare che la concorrenza non si trasformi in conflitto”.
Ha parlato di un confronto schietto anche Pechino, puntando comunque il dito contro la politica americana sulla Cina, responsabile di aver causato “gravi difficoltà nei legami bilaterali”, con un conseguente impatto sul mondo intero.
“Quando Cina e Stati Uniti lavoreranno insieme, entrambi i Paesi e il mondo intero ne traggono beneficio”, hanno sottolineato i cinesi.
La lettura del confronto telefonico sembra comunque confermare differenze ampie fra i due presidenti, un cui incontro non è ancora in programma. La possibilità di un faccia a faccia a margine del G20 di Roma resta in piedi se Xi deciderà di partecipare di persona. E forse la telefonata partita dalla Casa Bianca aveva, fra gli obiettivi, anche questo.
(di Serena Di Ronza/ANSA).