Dotazione governo a Ita non oltre 1,35 miliardi per 3 anni

Lavoratori Alitalia protestano sotto la sede di ITA. Archivio. (ANSA)

ROMA. – Per i prossimi tre anni Ita potrà beneficiare al massimo di 1,35 miliardi di euro di denaro pubblico mentre si riapre la trattativa tra l’azienda e i sindacati, dopo le pressioni di questi ultimi nelle piazze e alcuni loro incontri istituzionali, con una delegazione del Pd ieri e con la viceministra Laura Castelli del M5S al Ministero dell’Economia oggi.

Secondo quanto si apprende da ambienti vicini al dossier, l’Italia si è impegnata a “non utilizzare più di 1,35 miliardi di euro” da iniettare nel capitale di Ita “per i prossimi tre anni”, di cui 700 milioni quest’anno. Questa cifra è “il tetto massimo notificato” a Bruxelles ed è ritenuta conforme” al mercato da parte della Commissione europea.

Nel decreto Rilancio il governo Conte aveva previsto aumenti di capitale per la newco per 3 miliardi euro ma, spiegano le stesse fonti, se l’Italia dovesse decidere di procedere con altre iniezioni – anche dopo il 2023 – “servirà una nuova valutazione” da parte di Bruxelles.

E sempre oggi la Commissione europea ha comunicato ufficialmente che i due prestiti statali per un importo complessivo di 900 milioni di euro concessi dall’Italia ad Alitalia nel 2017 sono “illegali” ai sensi delle norme Ue in materia di aiuti di Stato, per cui l’Italia dovrà “recuperare” gli aiuti concessi alla ex compagnia di bandiera, maggiorati degli interessi.

Bruxelles ha però precisato che Ita “non è il successore economico” di Alitalia e quindi non è responsabile del rimborso degli aiuti di Stato. “L’Italia ha dimostrato che esiste una chiara discontinuità tra Alitalia e la nuova compagnia aerea Ita”, ha detto la vice presidente Ue Margrethe Vestager.

Resta invece aperta l’indagine Ue per valutare la conformità alle norme comunitarie dell’ulteriore prestito ponte di 400 milioni concesso alla compagnia nel 2019.

Intanto dopo giornate di passione, il confronto tra Ita e i sindacati si riapre. “Ita ha comunicato e comunicherà nelle prossime ore che riapre il confronto”, hanno reso noto Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e UglTa all’uscita dal Ministero dell’Economia e della Finanze dopo un incontro fiume di tre ore con la viceministra Castelli.

“Abbiamo ricevuto rassicurazioni dalla società Ita sul fatto che, nei prossimi giorni, convocherà nuovamente i sindacati, sulla base dei testi distribuiti, per proseguire le interlocuzioni relative all’assunzione del nuovo personale”, ha detto la viceministra, sottolineando che sugli ammortizzatori sociali verrà aperto “la prossima settimana un tavolo presso il Ministero del Lavoro col ministro Orlando”.

La riunione tra Castelli e i sindacati di categoria si è tenuta dopo la manifestazione della mattina da parte dei lavoratori di Alitalia a piazza San Silvestro, nel cuore di Roma e a due passi da Palazzo Chigi. In centinaia hanno protestato contro il piano della newco, che prevede l’assunzione di sole 2.800 persone, contro i 10.500 lavoratori della vecchia compagnia. Ci sono stati cori contro il premier Mario Draghi e naturalmente contro i vertici della newco.

“Non è accettabile pensare di risolvere i problemi licenziando e togliendo diritti”, ha tuonato il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, chiudendo la manifestazione, e sottolineando che chi ha avuto l’incarico a Ita “non può licenziare con soldi pubblici”. Landini ha quindi sollecitato il governo a “entrare in campo” nella trattativa.

(di Alfonso Abagnale/ANSA).