Hong Kong: arrestati promotori della veglia per Tienanmen

Attivisti manifestano ad Hong Kong nell'aniversario della strage di Tienanmen
Una manifestazione ad Hong Kong per l'anniversario della strage di Tienanmen. Archivio (ANSA)

PECHINO. – La polizia di Hong Kong ha arrestato quattro attivisti di primo piano dell’Alleanza di Hong Kong, il gruppo che per circa 30 anni ha promosso e organizzato la veglia in memoria dei fatti sanguinosi di Piazza Tienanmen, all’indomani del rifiuto dell’associazione di collaborare con un’indagine sulla sicurezza nazionale.

In una nota l’Alleanza ha confermato che Simon Leung, Sean Tang e Chan To-wai sono stati fermati in mattinata, mentre l’avvocato Chow Hang-tung, vicepresidente del gruppo, è stata prelevata dal suo studio lasciato in manette circondata dalla polizia.

“Gli arresti odierni sono un’altra chiara dimostrazione di come la legge sulla sicurezza nazionale sia usata da Pechino per smantellare la società civile e il dissenso politico a Hong Kong”, ha lamentato il ministro degli Esteri britannico Dominic Raab.

L’Alleanza è uno dei numerosi gruppi pro-democrazia finiti sotto indagine in base alla contestatissima legge imposta dalla Cina su Hong Kong e in vigore dal 30 giugno del 2020 con lo scopo di reprimere il dissenso dopo le proteste di massi anti-governative del 2019, spesso sfociate in violenza.

Ad agosto la polizia aveva ordinato all’associazione di consegnare i dettagli finanziari e operativi, accusandola di lavorare come “agente straniero”: nel mirino i dati personali degli iscritti dalla sua fondazione nel 1989, i verbali delle riunioni, i registri finanziari e ogni scambio con le altre Ong che difendono la democrazia e i diritti umani in Cina.

Martedì, termine ultimo per adempiere alle richieste, l’Alleanza ha opposto un secco diniego inviando una lettera con cui ha definito illegale e arbitraria l’azione della polizia, rimarcando che non era stata presentata alcuna prova di illecito. Respinta anche l’accusa di “agente straniero”, rivendicando il ruolo di gruppo che fa campagne per gli abitanti di Hong Kong.

Sempre martedì sera la polizia di sicurezza nazionale dell’ex colonia britannica ha rilasciato una nota avvertendo che il rifiuto di collaborare avrebbe comportato il rischio di una multa e fino a sei mesi di carcere.

L’Alleanza, la cui denominazione completa è “Hong Kong Alliance in Support of Patriotic Democratic Movements of China”, è uno dei simboli del movimento pro-democrazia dalla città. Ogni 4 giugno, giorno del massacro di Piazza Tienanmen a Pechino nel 1989, il gruppo ha organizzato le grandi veglie a lume di candela a Victoria Park mobilitando centinaia di migliaia di persone.

Le ultime due veglie tuttavia sono state vietate ufficialmente per la pandemia del Covid-19, e anche un museo correlato gestito dal gruppo è stato chiuso quest’anno. Gli ultimi arresti, in aggiunta ai ripetuti moniti delle autorità cinesi e di Hong Kong, hanno spento qualsiasi speranza su nuove veglie di massa nel futuro.

(di Antonio Fatiguso/ANSA).

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