Ita e sindacati sempre lontani sul contratto

Il presidio dei lavoratori del trasporto aereo nel corso dell'incontro tra la dirigenza della nuova compagnia aerea ITA e le componenti sindacali a Roma.
Il presidio dei lavoratori del trasporto aereo nel corso dell'incontro tra la dirigenza della nuova compagnia aerea ITA e le componenti sindacali a Roma. archivio. (ANSA)

ROMA. – Altro confronto fiume tra Ita e i sindacati. La distanza tra le parti resta “lontana” sul contratto, disaccordo anche sull’intenzione dell’azienda di chiudere la piattaforma per le candidature entro una settimana mentre c’è “l’ipotesi di un leggero spiraglio” sull’organico.

L’azienda continua a ribadire che andrà “avanti col regolamento aziendale” se non c’è un accordo sul Ccnl, spiegano i sindacati all’uscita dalla sede di Ita, ritenendo questa decisione “inaccettabile” per cui il Cnnl “resta un tema centrale” nella trattativa.

Inoltre la newco punta a chiudere la piattaforma per le candidature “il 6 settembre prossimo per le troppe domande ricevute, oltre 11 mila”, aggiungono sempre le sigle sindacali e così “non va bene”.

“Se si fa un piano industriale che sviluppa da qui al 2025 e c’è l’assorbimento al 2021, al 2022, al 2023 del personale, non si può bloccare la piattaforma al 6 settembre”, ha spiegato il segretario generale della Filt-Cgil, Fabrizio Cuscito.

Secondo quanto riferito dall’azienda ai sindacati, le domande pervenute a Ita registrano il 30% di piloti ex Alitalia, il 22% ex assistenti di volo e il 10% personale di terra. “Questo dimostra che la stragrande maggioranza delle domande è arrivata da persone non provenienti da Alitalia”, ha sottolineato il segretario nazionale della Uiltrasporti, Ivan Viglietti.

Tuttavia c’è ora “l’ipotesi di un leggero spiraglio sull’organico circa una prospettiva di crescita più rapida”, ha detto Viglietti. Ita punta a 2.800 persone nella prima fase di avvio, di cui circa 1.550 naviganti e circa 1.250 di terra, per poi salire a 5.750 lavoratori a termine piano nel 2025, contro i 10.500 della ex compagnia di bandiera.

I sindacati chiedono invece di prendere “tutti quelli della parte aviation” di Alitalia, “almeno 6mila e spalmati nei prossimi sei mesi”, ha illustrato l’esponente della Uiltrsporti.

Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Ta hanno inviato oggi una lettera alle commissioni Trasporti di Camera e Senato, richiedendo un incontro anche con loro sulla vertenza con l’azienda, dopo averne mandata una venerdì al governo e ai ministri competenti, ossia Giancarlo Giorgetti, Enrico Giovannini, Andrea Orlando e Daniele Franco, rispettivamente titolari allo Sviluppo economico, al Lavoro, ai Trasporti e all’Economia e alle Finanze.

Ita punterebbe a chiudere il confronto sindacale entro il 7 settembre e poi fare l’intesa vincolante con Alitalia per il ramo volo. Per il contratto ci sarebbe tempo, invece, fino al 20 settembre. Il decollo è poi previsto per il 15 ottobre. “Più si avvicina la data del 15 ottobre e tutti hanno l’esigenza di trovare un accordo, compresa l’azienda”, ha rimarcato Viglietti.

Domani nuovo confronto, il focus sarà sulla parte normativa del volo, ossia piloti e assistenti di volo, mentre mercoledì incontro dei sindacati al ministero del Lavoro sulla casa integrazione ad Alitalia.

(di Alfonso Abagnale/ANSA).