Addio Usa all’Afghanistan, i venti anni di guerra

In questa immagine d'archivio, soldati dell'Esercito Nazionale Afghano (ANA) attendono l'apertura della cerimonia della Direzione Nazionale di Sicurezza Security (NDS) agenzia di intelligenza fondata dagli Stati Uniti a Lashkar Gah, Afghanistan.
In questa immagine d'archivio, soldati dell'Esercito Nazionale Afghano (ANA) attendono l'apertura della cerimonia della Direzione Nazionale di Sicurezza Security (NDS) agenzia di intelligenza fondata dagli Stati Uniti a Lashkar Gah, Afghanistan. (ANSA-EPA/WATAN YAR)

WASHINGTON. – Addio a Kabul. Con gli ultimi voli per evacuare più gente possibile e il ritiro degli ultimi marines la guerra in Afghanistan può dirsi di fatto conclusa.

In vent’anni è costata la vita a 2.500 militari statunitensi e, secondo le stime della Missione di Assistenza delle Nazioni Unite nel Paese (Unama), ad almeno 35 mila civili.

Ecco le principali tappe del lungo conflitto, dal tragico 11 settembre 2001 fino al rocambolesco ritiro di questi giorni delle truppe

Usa da Kabul.

* 11 SETTEMBRE 2001, L’AMERICA COLPITA AL CUORE. Dirottando quattro aerei di linea 19 uomini di al Qaeda seminano il terrore sul suolo statunitense. Due voli si schiantano contro le Torri Gemelle a New York, uno contro la sede del Pentagono a Washington e uno precipita  in un campo in Pennsylvania. Il numero totale delle vittime è di 2.996 persone.

* 7 OTTOBRE 2001, INIZIA LA GUERRA. Parte l’Operazione Enduring Freedom con i primi raid sull’Afghanistan, dopo che il presidente Usa George W.Bush aveva autorizzato l’uso della forza contro i responsabili degli attentati. A fine dicembre, dopo la ritirata talebana, Kabul cade e Osama bin Laden fugge dal Paese. Nasce il governo di transizione guidato da Hamid Karzai.

* 1 MAGGIO 2003, ‘MISSIONE COMPIUTA’. Ad annunciarlo è Bush. Il segretario alla Difesa Usa Donald Rumsfeld dichiara la fine dei combattimenti e in agosto la missione internazionale (Isaf) passa sotto il comando della Nato. Nel gennaio 2004 vede la luce la nuova costituzione afghana e Karzai diventa il primo presidente eletto democraticamente.

* 1 MAGGIO 2011, L’UCCISIONE DI OSAMA BIN LADEN. Appena eletto nel 2009, Barack Obama invia in Afghanistan altri 17 mila soldati per contrastare l’ennesima offensiva talebana. La nuova strategia, che punta a stringere i legami col Pakistan, porta all’individuazione del covo di bin Laden che viene ucciso in un raid notturno. A giugno Obama annuncia la riduzione delle truppe entro metà 2012.

* 27 MAGGIO 2014, OBAMA ANNUNCIA IL RITIRO. Via le truppe Usa dall’Afghanistan entro la fine del 2016, promette il presidente, dopo che il governo afghano ha assunto il controllo delle sue forze di sicurezza. A settembre Ashraf Ghani diventa leader di un governo di unità nazionale. Ma i combattimenti continuano e rendono impossibile il ritiro.

* 29 FEBBRAIO 2020, L’ACCORDO DI DOHA. Dopo una campagna di bombardamenti sui talebani condotta da Donald Trump, si apre il negoziato con i ribelli e in Qatar viene siglata una storica intesa per far sì che le truppe statunitensi lascino il territorio in 14 mesi. Il 10 marzo viene annunciato il ritiro di 3.400 soldati Usa e lo scarceramento di 1.500 talebani.

* 14 APRILE 2021, BIDEN ACCELERA IL RITIRO. Per il nuovo presidente dovrà avvenire entro l’11 settembre 2021: “E’ ora di chiudere la guerra più lunga della storia d’America”. Biden l’8 luglio annuncia che per motivi di sicurezza il ritiro completo sarà ulteriormente accelerato, entro il 31 agosto.

* 15 AGOSTO 2021, I TALEBANI RIPRENDONO KABUL. Il capovolgimento di fronte avviene a seguito di una sorprendente offensiva. Il presidente Ghani fugge dal Paese mentre per gli Usa e gli alleati comincia l’incubo evacuazione di migliaia di occidentali e di afghani che hanno collaborato con loro. Il 26 agosto il terribile attentato kamikaze davanti all’aeroporto di Kabul che provoca quasi 200 morti, tra cui 13 marines.

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