Ita: pressing sindacati su governo, serve incontro

Ala di un aereo con il logo di Alitalia.
Ala di un aereo con il logo di Alitalia. (ANSA)

ROMA. – I sindacati prendono carta e penna: scrivono ai quattro ministri impegnati sul dossier Alitalia per chiedere un incontro urgente sul settore del trasporto aereo.

La richiesta è di un intervento nella trattativa con Ita, la newco che rileverà gli asset di Alitalia ma che lascerà a terra circa 8.000 dipendenti e che punta a negoziare al proprio interno il contratto di lavoro, dopo essere uscita da Assaereo.

“Da metà luglio 2021, a seguito delle intese fra il Governo italiano e la Commissione europea si è avviato l’iter che porterà, il 15 ottobre 2021, all’operatività di Ita – scrivono i sindacati nella lettera – Per gli effetti che conseguentemente si determineranno, in Alitalia in amministrazione straordinaria e in Cityliner in amministrazione straordinaria, la tenuta occupazionale di circa 10.500 lavoratori diretti delle due società in parola e di altrettanti lavoratori indiretti – in assenza di opportune iniziative e azioni – diventa sempre più a rischio”.

Nella lettera si spiega l’importanza strategica del settore, viene sottolineato che mancano solo 49 giorni al prossimo 15 ottobre e che quindi “non è più procrastinabile un confronto congiunto con codesti Ministeri e con gli stakeholder interessati”

“É fondamentale che la nuova compagnia aerea sia avviata nel migliore dei modi, per questo non possiamo accettare che questo nuovo vettore non negozi, con regole stabilite a monte, il contratto collettivo Nazionale di lavoro con le parti sociali”, avevano già detto nel pomeriggio Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl TA che avevano già chiesto un intervento dei ministri Andrea Orlando, Giancarlo Giorgetti, Enrico Giovannini e Daniele Franco, rispettivamente titolari al Lavoro, allo Sviluppo Economico, ai Trasporti e al Tesoro.

Ita decollerà il prossimo 15 ottobre con 52 aerei e con un piano di assunzioni che prevede complessivamente 2.800 dipendenti all’inizio, di cui circa 1.550 naviganti e circa 1.250 di terra, per poi salire a 5.750 lavoratori a termine piano nel 2025, contro i 10.500 della ex compagnia di bandiera.

Ma dopo un giorno dall’attivazione della piattaforma online per candidarsi a lavorare con Ita, si contano oltre cinquemila candidature per i vari profili che comprendono piloti, assistenti di volo, tecnici, amministrativi e staff.

“Ita sta dimostrando di non voler definire regole per la gestione delle trattative e se il buongiorno si vede dal mattino, il passo successivo sarà continuare ad agire in maniera unilaterale, per cui Ita punterà ad applicare un regolamento particolarmente penalizzante per le lavoratrici e i lavoratori come se la società fosse una indefinita startup”, denunciano le sigle sindacali, concludendo che “con queste premesse la nuova azienda nascerà col piede sbagliato e non ci sarà quindi il netto cambio di passo che tutti dicono di volere”.

Per lunedì prossimo è previsto un nuovo faccia a faccia tra azienda e sindacati.

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