Convocati Nazionali: muro Lega, Liga, Premier, ira Fifa

Il presidente della FIFA Gianni Infantino.
Il presidente della FIFA Gianni Infantino. (ANSA)

ROMA. – É braccio di ferro tra la Fifa e le principali Leghe europee, Liga, Premier e ora anche Lega Serie A, in vista dei prossimi impegni delle Nazionali dopo che le leghe spagnola e inglese hanno annunciato che non concederanno i loro stranieri convocati per le qualificazioni al Mondiale 2022 in Africa e Sud America, considerate zone ad alto rischio per il Covid.

Una presa di posizione che in serata vede l’adesione della Lega serie A, che in una nota dichiara che “sosterrà in ogni sede la decisione dei propri club di non rilasciare i calciatori convocati dalle nazionali per giocare in Paesi al cui rientro in Italia sia previsto l’isolamento fiduciario”.

“La decisione della Fifa di non estendere le eccezioni alle convocazioni per i Paesi dove sussista un obbligo di quarantena al rientro – afferma ancora la Lega – e le diverse limitazioni connesse alla diffusione della pandemia creerebbero disparità competitive per le squadre che consentissero ai propri tesserati di viaggiare in tali Paesi”.

Una puntualizzazione che segue l’appello-monito del presidente del massimo organo del calcio mondiale che, ancora ignaro della scelta della Serie A, ha provato a indurre le altre a cambiare idea: “Spagna e Inghilterra condividono anche la responsabilità di preservare e proteggere l’integrità sportiva delle competizioni in tutto il mondo – dice Infantino, che ha scritto a Boris Johnson per sciogliere il nodo quarantena -. Ho suggerito di applicare il modello di Euro 2020”.

Tutto è partito dal rifiuto del Liverpool di concedere Salah all’Egitto per due partite di qualificazione mondiale. Ai Reds si sono uniti gli altri inglesi col sostegno della Premier, motivazione ufficiale la quarantena di dieci giorni imposta da Londra per chi rientra da Paesi ad alto rischio. Alla scelta del campionato inglese, si è accodata la Liga e ora la serie A.

Ma Infantino non intende stare fermo e si è rivolto anche a Downing Street, prima di passare ad azioni più forti. A far da sfondo alle tensioni tra la Fifa e Liga anche le “vecchie” insinuazione del presidente, Javier Tebas, sul fatto che dietro al “golpe” Superlega ci fosse proprio il numero uno della Fifa.

“Il rilascio dei giocatori nelle prossime finestre internazionali è questione di grande urgenza e importanza – le parole del presidente Fifa -. Sono grato per il sostegno e la cooperazione di molti protagonisti in questo periodo difficile. Chiedo una dimostrazione di solidarietà da parte di ogni associazione membro Fifa, di ogni Lega e di ogni club, per fare ciò che è giusto”.

Le partite di qualificazione ai Mondiali in Qatar in questione si giocheranno all’ inizio di settembre: “Molti dei migliori giocatori competono in Inghilterra e Spagna – prosegue Infantino – e crediamo che questi Paesi condividano anche la responsabilità di preservare e proteggere l’integrità sportiva delle competizioni”.

Il presidente del calcio mondiale ha poi “punto” l’Inghilterra, che durante la fase finale del recente Europeo aveva “aggirato” le difficoltà Covid con esenzioni ad hoc pur di non vedersi sottrarre le partite.

“Sulla questione delle restrizioni di quarantena in Inghilterra, per i giocatori che tornano dai Paesi della lista rossa, ho scritto a Johnson e ho chiesto il sostegno necessario, in particolare, in modo che i giocatori non siano privati della possibilità di rappresentare i loro Paesi nelle partite di qualificazione”.

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