Allarme Onu: “ 6 afghani sfollati su 10 sono bambini”

Gente affollata nell'aeroporto di Kabul, dietro un filo spinato.
Gente affollata nell'aeroporto di Kabul, dietro un filo spinato. (ANSA)

ROMA. – La guerra da decenni, siccità, Covid ed ora il ritorno dei talebani che getta l’Afghanistan ancora di più nella paura e nell’incertezza. E le prime vittime restano sempre loro, i bambini.

Secondo i dati diffusi dall’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Unocha) in Afghanistan, infatti, quasi il 60% degli afghani che sono stati costretti a lasciare le proprie case quest’anno sono bambini.

Una catastrofe umanitaria ben simboleggiata dalle foto dei bimbi passati ai militari stranieri nella speranza che li portino via, o in quella del console italiano Tommaso Claudi che aiuta un bambino a superare un muro nel caotico aeroporto di Kabul.

Un dramma nel dramma dei profughi: dall’inizio di maggio più di 400.000 persone sono state registrate come nuovi sfollati a causa dell’intensificarsi dei combattimenti in tutto il Paese. In totale quest’anno hanno abbandonato il proprio luogo di residenza quasi 550.000 afghani.

Una situazione di estrema emergenza, in cui la guerra è solo uno dei fattori che devastano l’Afghanistan e i suoi cittadini più piccoli. “La grave crisi alimentare che coinvolge i bambini afghani in un Paese colpito dalla siccità rischia di peggiorare gravemente a causa della sospensione degli aiuti, mettendo in pericolo migliaia di vite”, ha avvertito nei giorni scorsi anche Save the Children, ricordando che l’Afghanistan, già prima dell’avanzata dei talebani, era la seconda nazione a livello globale per numero di persone colpite dall’emergenza fame e malnutrizione.

Secondo le stime dell’ong, entro quest’anno la metà dei bambini al di sotto dei 5 anni è a rischio di malnutrizione acuta e avrà bisogno di trattamenti specifici per poter sopravvivere. A giugno, ricorda ancora l’organizzazione, è stato dichiarato ufficialmente lo stato di siccità in Afghanistan per la seconda volta in quattro anni in un Paese già sprofondato nella fame e nella povertà.

Un rapporto di giugno del Programma alimentare mondiale (Onu) segnalava 14 milioni afghani – oltre un terzo della popolazione – colpiti dalla fame e una carenza di fondi per fornire assistenza adeguata. Tra loro si contavano circa due milioni di bambini dipendenti dagli aiuti alimentari.

“É la crisi delle bambine e dei bambini”, ha commentato con l’ANSA Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia. “Ci sono 450 mila donne e bambini sfollati che hanno bisogno di tutto. Siamo inoltre preoccupati perché in queste ore nella zona di Kabul potrebbero esserci bambini e bambine che nella calca en ella fuga verso l’aeroporto hanno perso i genitori, possono essere rimasti schiacciati, non sono accompagnati e vanno d’urgenza censiti e ricongiunti ai parenti o ai genitori”.

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