Airbnb solidale: alloggio gratis per 20 mila afghani

Un annuncio di Airbnb per alloggio vacazionale a Kabul.
Un annuncio di Airbnb per alloggio vacazionale a Kabul. (Airbnb.com)

ROMA. – Almeno 20 mila afghani in fuga dal loro Paese e portati in Occidente potranno essere ospitati gratis in alloggi messi a disposizione da Airbnb in tutto il mondo.

Il gesto di solidarietà è stato annunciato oggi dal Ceo della piattaforma online di affitti e case vacanza, Brian Chesky, in risposta alla “più grande crisi umanitaria dei nostri tempi”.

Una richiamo morale al quale l’azienda e i suoi soci non si sono sottratti, come del resto avevano già fatto nel recente passato: “Non c’è tempo da perdere”, ha aggiunto Chesky.

“Decine di migliaia di afghani si devono risistemare in tutto il mondo e il luogo dove lo faranno sarà il primo capitolo della loro nuova vita. Per questi 20.000 rifugiati – ha aggiunto nella sua nota – la mia speranza è che la comunità di Airbnb offra loro non solo un posto sicuro dove riposare e ricominciare, ma anche un caldo benvenuto a casa”.

L’offerta, ha detto Chesky, inizia oggi stesso. Airbnb, inoltre, sta lavorando con alcune Ong “sul terreno” per aiutare i rifugiati nei loro bisogni più elementari.

Chesky, che ha auspicato che anche altre imprese seguano il suo esempio, ha precisato poi che l’azienda stessa pagherà per questi 20.000 soggiorni, attraverso contributi della società e dello stesso manager e le donazioni andate al Fondo per i rifugiati di Airbnb (Airbnb.org Refugee Fund). “Ma non avremmo potuto fare questo senza la generosità dei nostri soci” padroni delle case, ha aggiunto.

L’iniziativa annunciata oggi non arriva inaspettata: Airbnb anche in passato ha incoraggiato i suoi associati ad aprire i loro alloggi a “persone in crisi”. Il tutto cominciò con l’uragano Sandy del 2012, che fece almeno mille sfollati nella città di New York. Da allora, ricorda la Bbc, Airbnb ha aiutato 75.000 persone in difficoltà.

E dalla spontaneità nel 2017 si è passati alla creazione della piattaforma Open Homes, che permette ai soci di offrire gratis le loro case a persone in fuga da disastri e guerre: un’iniziativa che ha già dato buoni frutti alle persone colpite dall’ultimo terremoto a Città del Messico, dagli incendi in California e in Australia, dai tornado negli Stati Uniti e dalle alluvioni in Europa e altrove.

La scorsa settimana Airbnb ha già dato alloggio a mille afghani appena arrivati negli Stati Uniti, fornendo supporto e aiuto logistico a ong come l’International rescue Committee (Irc), la Hebrew Immigrant Aid Society (Hias) e il Church World Service (Cws).

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