Incidenti sul Monte Bianco e vetta bergamasca, due morti

Monte Bianco: Dente del Gigante
Monte Bianco: Dente del Gigante

MILANO. – Due morti in montagna nella Bergamasca e sul Monte Bianco, danni per una tromba d’aria a Pordenone e una tragedia sfiorata per un fulmine in Toscana. E’ il bilancio di questa estate italiana dai due volti nelle ultime 24 ore. Soltanto questa sera è stata recuperata la salma di C.D., un 25enne di Parma, che ieri pomeriggio era precipitato mentre effettuava un’escursione sul Pizzo Coca, in provincia di Bergamo, nel territorio di Valbondione, in valle di Scalve.

Il recupero è avvenuto oltre 24 ore dopo l’allarme lanciato attorno alle 19 di ieri sera per il mancato rientro del giovane alla base: colpa del meteo, che ha impedito ai soccorritori di raggiungere il corpo senza vita del ventiseienne, che era comunque stato individuato nella tarda serata di ieri, intorno alle 23, quando da una squadra del Soccorso alpino è stato sentito il suono del telefonino del ragazzo.

I tecnici si sono calati lungo un canale molto impervio, scendendo per diverse decine di metri, fino a quando hanno avvistato il corpo del giovane, che si trovava un’ottantina di metri più in basso. Le condizioni meteo rendevano però impossibile avvicinarsi fino al punto in cui si trovava. Il cadavere è stato così recuperato soltanto quando il meteo è migliorato, ovvero poco prima delle 20 di questa sera.

Oggi pomeriggio sul massiccio del Monte Bianco è poi morto un alpinista italiano: lo ha reso noto il Soccorso alpino francese, senza fornire le generalità della vittima. L’uomo è precipitato nel primo pomeriggio nel settore del Dente del Gigante, uno sperone di roccia a 4.013 metri sul livello del mare, situato sul confine franco-italiano, nel versante nord del Monte Bianco.

Il corpo dello scalatore è stato trasportato a Chamonix dal Plotone della gendarmeria di alta montagna . Il maltempo, oltre a ritardare il recupero del ventiseienne di Parma nella Bergamasca, nelle ultime 24 ore ha creato problemi e incidenti in diverse aree del Paese.

In alta Versilia un cinquantenne addetto del rifugio montano Del Freo, alla foce di Mosceta nel Comune di Stazzema (Lucca), mentre stava telefonando all’aperto è rimasto folgorato in maniera indiretta da un fulmine che ha colpito il suo cellulare. Per fortuna ha riportato soltanto lievi conseguenze.

Problemi anche in provincia di Pordenone, dove per il maltempo i vigili del fuoco del comando provinciale hanno effettuato oltre 300 interventi tra la serata del 16 agosto e la mattinata di oggi per via dei danni causati da una tromba d’aria che ha colpito in particolare la zona tra Azzano Decimo e Fiume Veneto.

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