Arrestato Raffaele Imperiale, fra i latitanti più pericolosi

Un fermo immagine tratto da un video della guardia di finanza di Napoli,
Un fermo immagine tratto da un video della guardia di finanza di Napoli, 8 giugno 2021. (Ufficio Stampa Guardia di Finanza)

NAPOLI. – Raffaele Imperiale, 47 anni, considerato uno dei latitanti di ‘massima pericolosità’ ed organizzatore di una vasta rete di trafficanti di droga e di riciclaggio di denaro è stato arrestato a Dubai, negli Emirati Arabi, dalla Polizia locale, al termine di un lungo lavoro di collaborazione con il Gico della Guardia di Finanza di Napoli e della Squadra Mobile, con il supporto dei Servizi Centrali della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato, dell’Interpol e di Europol.

L’arresto è avvenuto il 4 agosto nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura di Napoli. La notizia è stata diffusa in contemporanea con l’avvio delle procedure di estradizione da parte del Ministero della Giustizia.

Imperiale è collocato ai primi posti dell’elenco dei latitanti più pericolosi della Direzione Centrale della Polizia Criminale. Nato a Castellammare di Stabia (Napoli), Imperiale era conosciuto dalle forze dell’ordine come “Lello di Ponte Persica”, la frazione di Castellammare di Stabia, dove è iniziata la costruzione del suo network di trafficanti internazionali di droga, soprattutto di cocaina.

La sua attività di brokeraggio internazionale ed il rapporto d’affari con la criminalità organizzata di Napoli sono stati messi a fuoco dagli investigatori nella prima decade degli anni 2000, quando sono stati documentati contatti con affiliati del clan Di Lauro di Secondigliano, quartiere della periferia Nord di Napoli, tra i quali Elio Amato ed Antonio Orefice. Il legame ha resistito alla scissione degli Amato dai Di Lauro.

In questi anni sono stati numerosi gli arresti ed i sequestri che hanno colpito l’organizzazione di Imperiale; tra questi un maxi-sequestro di 1.330 chilogrammi di cocaina avvenuto a Parigi il 20 settembre 2013. Nell’occasione fu arrestato il suo fedelissimo Vincenzo Aprea, che aveva il compito di importare droga in arrivo con un volo di linea Air France da Caracas.

Il patrimonio accumulato ha permesso ad Imperiale di acquistare sul mercato nero due dipinti di Van Gogh di valore inestimabile, rubati nel 2002 ad Amsterdam in Olanda e ritrovati dalle Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli in una vecchia villa a Castellamare di Stabia nel 2016. In una intervista, il trafficante affermò di aver comprato i quadri in quanto appassionato di arte dichiarandosi estraneo alla vicenda.

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