Il referendum sull’eutanasia raggiunge quota 500 mila firme. La trincea dei cattolici

Un momento della raccolta firme per il referendum sull'eutanasia in via XX settembre. Genova
Un momento della raccolta firme per il referendum sull'eutanasia in via XX settembre. Genova, 17 luglio 2021. ANSA/LUCA ZENNARO

ROMA. – Oltre 500 mila firme raccolte, anche con le piazze svuotate dal caldo e dalla voglia di vacanze degli italiani. E’ già una vittoria per i promotori del referendum per la legalizzazione dell’eutanasia, che con un mese e mezzo di anticipo sui tempi prefissati, hanno raggiunto la soglia necessaria per portare al voto un tema doloroso e delicato come quello del fine vita.

Ma anche fortemente divisorio, tanto che nel pieno di agosto fa salire sulle barricate la componente cattolica del Parlamento e scendere in campo il Vaticano, con Monsignor Vincenzo Paglia, il presidente della Pontificia Accademia per la Vita, che parla di “eugenetica” e “pericolo che avvelena la cultura”.

“Noi non ci fermiamo, si va avanti”, dicono oggi (37 anni dopo la prima proposta di legge italiana sul fine vita) Filomena Gallo e Marco Cappato, dal Comitato promotori Eutanasia legale e all’Associazione Luca Coscioni. A firmare ai banchetti sono stati in 430 mila, altri 70 mila hanno sfruttato la piattaforma on line e un numero ancora imprecisato di consensi è stato raccolto nei Comuni,

L’obbiettivo ora, spiegano, “è arrivare a 750.000 entro il 30 settembre, così da mettere in sicurezza il risultato da ogni possibile errore, ritardo o difficoltà nelle operazioni di rientro dei moduli”. Tecnicamente il referendum da presentare ha lo scopo di abrogare la criminalizzazione del cosiddetto “omicidio del consenziente” (articolo 579 del codice penale) e rimuovere gli ostacoli alla legalizzazione dell’eutanasia anche con intervento attivo da parte del medico su richiesta del paziente, come già avviene in Olanda, Belgio, Lussemburgo e Spagna.

Al risultato, plaudono i Radicali, che annunciano la presenza del “segretario Iervolino ai presidi in un tour dal 24 agosto”. Così come +Europa e Sinistra Italiana, “davanti a un Parlamento inerme”. Che a questo punto non potrà più far finta di nulla. “È giusto che i cittadini arrivino dove non arriva la politica e questa iniziativa è utile per dare una scossa alle Camere”, commentano i pentastellati Giuseppe Brescia e Mario Perantoni, presidenti della Commissione Affari costituzionali e della commissione Giustizia di Montecitorio.

E’ nelle commissioni Giustizia e Affari sociali che si lavora infatti alla modifica dell’articolo 580 del codice penale. “Il prossimo 6 settembre scadrà il termine per la presentazione degli emendamenti – dice Perantoni – Entro l’anno potremo avere una importante legge per la vita delle persone”.

Il traguardo sul fine vita fa fibrillare la politica, con le componenti cattoliche che sostengono la levata di scudi del Vaticano. La senatrice Paola Binetti dell’Udc esorta a “pretendere ben altre cose dal Sistema Sanitario nazionale. I malati di cancro chiedono terapie innovative – dice – un vaccino contro il cancro, non la morte”. Per poi puntare il dito anche verso il Ministro della salute Speranza, “schierato dalla parte della morte”.

Per il Vaticano , Monsignor Paglia si dice “profondamente preoccupato” per la “concezione vitalistica della vita. Una concezione – dice a Vatican News – giovanilistica e salutistica in base alla quale tutto ciò che non corrisponde a un certo benessere e a una certa concezione di salute viene espulso”. Cita una “nuova forma di eugenetica: chi non nasce sano non deve nascere. Chi è nato e non è sano, deve morire. È l’eutanasia – aggiunge – Questa è una pericolosa insinuazione che avvelena la cultura”.

Pronta la replica di Cappato: “Monsignor Paglia pare non dare alcun valore al diritto fondamentale alla libertà e responsabilità individuale, riconosciuto anche dalla Consulta – dice -. Con il referendum nessuno sarà obbligato a scegliere l’eutanasia. Anzi sarà possibile prevenire ciò che accade ora: l’eutanasia clandestina, fatta di solitudine e disperazione e praticata nelle condizioni più terribili”.

(di Daniela Giammusso/ANSA)

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