Lukaku addio, Inter su Dzeko e Zapata in stand-by

Edin Dzeko segna il gol del pareggio 1-1 alla Sampdoria. Immagine d''archivio.
Edin Dzeko segna un gol alla Sampdoria. Immagine d''archivio.. ANSA/ETTORE FERRARI

MILANO, 09 AGO – Visite mediche e poi la partenza per Londra: Romelu Lukaku saluta Milano, mentre si lavora alacremente a trovare i successori, piu’ sicuro Dzeko e un po’ piu’ distante Zapata. I tempi non sono certi ma questa sarà una settimana cruciale per l’Inter con i tifosi in rivolta contro una società che secondo loro ha disatteso le promesse e sembra smontare pezzo dopo pezzo il giocattolo perfetto che ha vinto lo scudetto.

Un’altra ombra riguarda Lautaro Martinez corteggiato dal Tottenham pronto a sborsare una cifra esorbitante, oltre gli 80 milioni. L’Inter blinda il Toro ma di questi tempi mai dire mai. Si moltiplicano infatti le voci di una exit strategy da parte di Suning sempre piu’ lontana e disinteressata al calcio e all’Inter. Restano i debiti da pagare e una ristrutturazione al ribasso ancora incompleta.

Se l’addio di Lukaku puó essere compensato con due ottimi giocatori, i dubbi riguardano un progetto che non c’é o almeno non si vede, quasi un navigare a vista che mette in crisi i tifosi. L’arrivo di Dzeko,  ribattezzato il diamante di Sarajevo, potrebbe rinfrancare l’ambiente cosí come il ritorno del pubblico allo stadio, a San Siro, per la prima di campionato sabato 21 agosto contro il Genoa.

Una festa per la tifoseria e un tocco di commozione per San Siro che riapre i battenti, naturalmente solo a chi e’ munito di green pass.  Simone Inzaghi intanto incassa la vittoria convincente contro il Parma e si isola dalle polemiche, restando concentrato in campo e lavorando duramente con un gruppo che resta forte, anche se meno dell’anno scorso. L’Inter potrà competere ad armi quasi pari in Italia ma avrà poche opportunità in Champions, almeno sulla carta.

Probabilmente Inzaghi avrebbe voluto mantenere inalterato il potenziale della squadra ma la realpolitik di Suning e di tutta la dirigenza non ammette deroghe. La vera scommessa e’ se gli addii dolorosi siano davvero  finiti o se di fronte a offerte ricche si possa tentennare e finire poi con l’accettarle.

La prova del nove si avrà con Lautaro Martinez sul quale il Tottenham non intende mollare la presa. Se anche lui dovesse decidere di partire, la frattura tra la proprietà e i tifosi sarebbe insanabile.

Il web é inondato di accuse a Suning, sono stati creati hashtag contro i cinesi e anche la figura del giovane e rampante Steven Zhang ha perso credibilità e appeal di fronte al popolo nerazzurro.

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