Tokyo: Cina-Usa testa a testa, ma in campo si abbracciano

La statunitense Simone Biles (D) abbraccia a Guan Chenchen di Cina.
La statunitense Simone Biles (D) abbraccia a Guan Chenchen di Cina. REUTERS/Mike Blake

ROMA. – C’era una volta la diplomazia del ping pong. Ora quel tavolo della pace cercata può diventare piú ampio, spostandosi sui campi di gioco delle Olimpiadi. Come dimostra il caso della ginnastica artistica, con i suoi abbracci tra americane e cinesi come raramente si vedono.

A due giorni dalla fine dei Giochi di Tokyo, Cina e Usa proseguono il loro testa a testa nel medagliere: il colosso sportivo di Pechino che sta prendendo il largo a 23 medaglie, il team americano è l’unico a restare a ruota, con 20.

Ci sarebbero i presupposti per una rivalità sportiva feroce, come fu da Pechino 2008 in poi, da far correre in parallelo con la guerra commerciale in corso, le tensioni politiche dell’ultimo quinquennio e le accuse reciproche sulla pandemia Covid.

Non sembra però essere solo effetto del cambio alla Casa Bianca e del riflusso postrumpiano se a Tokyo le delegazioni cinese e statunitense si guardano con distensione. Se non con “amore”, come dimostrano abbracci e cuoricini delle ginnaste dei due paesi.

“Gioiamo all’unisono: ecco cosa vuol dire”, ha twittato il comitato olimpico cinese dopo il podio della trave, commentando l’abbraccio caloroso tra le grandi rivali dopo l’ultima gara, la trave. Simon Biles, rientrata dopo lo stop, aveva vinto il bronzo dietro le cinesi Guan Chenche e Tang Xijing. Le tre si sono complimentate e abbracciate, e al trio si é unita anche l’altra americana Sunisa Lee, oro del completo e americana di origine cinese, etnia Mong.

L’abbraccio da reale era diventato anche virtuale, perchè Sunisa aveva gia’ applaudito su Instgram la Guan (“sono così orgogliosa di lei”, aveva scritto subito dopo l’oro, con un “la amo”, all’uscita dalla trave). Scene di pace che non sono sfuggite a Pechino.

Oltre al comitato olimpico cinese, il tabloid nacionalista cinese Global Times ha elogiato la “reazione sincera e gioiosa di Lee ha toccato gli spettatori di tutto il mondo”. E nei giorni, da quella gara di martedi’ scorso, é partita la catena social dei tifosi.

Sulla piattaforma cinese Weibo c’e’ chi ha parlato di “vero spirito olimpico”. “Non importa da dove vieni, a quale razza appartieni, quali convinzioni hai, le persone nella società mondiale  dovrebbero unirsi insieme, rendendo la vita umana migliore”, le parole di uno degli utenti rilanciate dai media statali cinesi.

Ma anche dagli Stati Uniti sono partiti gli applausi, con la Cnn che ha parlato di “diplomazia dello sport’. “Quando si esce dal cerchio della politica, il mondo e’ amore”, il post che li riassume tutti dentro i cinque cerchi.

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