Tokyo: L’Italia marcia a mille, è a un passo dal record

Le medaglie di oggi dell'Italia, da sinistra in senso orario: Paltrinieri, Bottaro, Rizza, Stano, Viviani
Le medaglie di oggi dell'Italia, da sinistra in senso orario: Paltrinieri, Bottaro, Rizza, Stano, Viviani (ANSA)

ROMA. – L’Italia che a Tokyo 2020 marcia a mille anche nella 13esima giornata di gara, è a un passo dall’eguagliare un record che sembrava impossibile da raggiungere: i 36 podi dell’edizione di Los Angeles 1932 (quando i Paesi in gara a spartirsi il bottino erano pochi) e di Roma ’60, quella di Nino Benvenuti e Livio Berruti ma anche di un fattore casalingo reso evidente dai successi degli atleti dei Paesi organizzatori in tutti i Giochi.

Le cinque medaglie prese oggi con Stano, oro nella 20 km di marcia disputata nel fresco relativo di Sapporo e non nel clima subtropicale e umido della capitale, Rizza (argento nel Kayak), Paltrinieri (10 km nuoto di fondo) Elia Viviani (ciclismo su pista) e Viviana Bottaro (nel karate, specialità Kata) chiudono, qualora ce ne fosse ancora bisogno, il discorso sulla valutazione della spedizione azzurra.

Al di là della posizione nel medagliere, determinata come sempre per i criteri della classifica dalle medaglie d’oro vinte, più che dalla completezza dei risultati, il bilancio è strepitoso. “Ma non è finita qui”, dicono i dirigenti del Coni, convinti che nelle ultime tre giornate di gara possano arrivare altre soddisfazioni significative.

“E – aggiungono a Casa Italia – tutto questo sta succedendo nonostante negli ultimi due anni  il Coni sia stato costretto a battagliare sul fronte politico  e con Sport e Salute in conseguenza della legge di riforma dello sport”.

Fatto sta che gli azzurri sono ora noni nel medagliere con 7 ori, 10 argenti e 18 bronzi, subito dietro la Francia (7-11-9). Otto medaglie complessive in più rispetto a una potenza dello sport come quella francese sono un bel segnale ma ancora di più impressionano altri dati.

Certo l’oro di Jacobs nei 100 è un fatto epocale, ma pure la prestazione di squadra nell’atletica, peraltro ancora in corso, è inedita. Tre medaglie d’oro infatti arrivarono sì anche in altre due occasioni, ma entrambe erano olimpiadi dimezzate dalla logica dei boicottaggi, Mosca ’80 e Los Angeles ’84.

E fa sensazione, nella disfatta degli sport di squadra che non hanno dato contributo concreto alla trasferta azzurra, il dato di 35  medaglie prodotte da 16 sport individuali diversi, anche questo un primato che indica stato di salute complessivo della eccellenza sportiva di una nazione.

Ma non è finita qui, come dicono i dirigenti del Coni: se davvero il record di medaglie venisse eguagliato o battuto, il viaggio di ritorno degli azzurri in Italia diventerebbe una marcia trionfale. Magari con Stano, che è del mestiere, a dare i tempi.

(dell’inviato Piercarlo Presutti/ANSA).

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