Spagna: Shakira rischia il processo per frode fiscale

La cantante colombiana Shakira .
La cantante colombiana Shakira . ANSA/EPA/LAURENT GILLIERON

MADRID.  – Possibili guai con la giustizia spagnola in vista per Shakira: il sospetto della procura e dell’Agenzia delle Entrate è che la star colombiana non abbia pagato a tempo debito 14,5 milioni di euro di tasse nel Paese iberico.

E ora un giudice ha concluso la fase d’indagine su questo caso, sostenendo — spiegano i media locali — di aver rilevato “indizi sufficienti” per aprire un processo penale a suo carico. Un estremo che il team legale di Shakira sta cercando di evitare con un ricorso contro questa risoluzione, dichiarando l’innocenza della celebre assistita.

Le presunte irregolarità contestate a Shakira si riferiscono agli anni 2012, 2013 e 2014. Secondo la tesi dell’accusa, in quel periodo la Spagna era già diventata la sua residenza abituale. Nel Paese iberico la cantante non ha solo interessi professionali: da circa dieci anni è nota la sua relazione con il calciatore del Barcellona Gerard Piqué, con cui ha avuto due figli.

Come svelato l’anno scorso da El País, un’ispettrice dell’Agenzia delle Entrate ha studiato minuziosamente la vita di Shakira degli ultimi anni, con un lavoro quasi da detective: spese, viaggi, appuntamenti professionali, visite di collaboratori, vacanze e persino con che frequenza è andata a prendere i figli a scuola o ha ricevuto il suo parrucchiere a casa.

Ricostruzioni che l’hanno portata a concludere — grazie anche alle immagini dell’artista disseminate dai fan sui social — che negli esercizi sotto esame la cantante trascorse in Spagna più del minimo legale di sei mesi e un giorno all’anno sufficienti per stabilire che la sua residenza fiscale fosse lì.

Una versione che Shakira e i suoi legali respingono. Secondo la tesi difensiva, la residenza fiscale dell’artista in quegli anni era alle Bahamas. E quelle che per l’Agenzia delle Entrate erano “assenza sporadiche” quando viaggiava per motivi professionali o personali, per l’artista sono invece elementi distintivi dello stile di vita “nomade” che ha mantenuto prima di trasferirsi più stabilmente a Barcellona a partire dal 2015, secondo quanto dichiarò lei stessa in tribunale.

La star colombiana — che in carriera ha venduto decine di milioni di dischi — ha già restituito al fisco spagnolo la somma contestata, compresi interessi di circa 3 milioni di euro. È proprio questo uno dei punti su cui si basa il ricorso che il suo team legale prepara per cercare di stoppare un eventuale processo, spiega El País. La decisione passerà ora nelle mani del Tribunale provinciale di Barcellona.

(di Francesco Rodella/ANSA).