Tokyo: Paltrinieri stupisce ancora, in finale dei 1500

Gregorio Paltrinieri sorride dopo aver vinto la gara dei 1500 stile.Archivio
Gregorio Paltrinieri sorride dopo aver vinto una gara. Archivio. (Ansa)

 

TOKYO. – Il supereroe delle acque azzurre promette nuove imprese, ma stavolta se la vuole sudare senza poteri speciali. Dopo aver vinto la medaglia d’argento negli 800 stile sorprendendo anche se stesso, Gregorio Paltrinieri ha (e si è) stupito di nuovo nelle batterie dei suoi 1500 stile, conquistando il terzo tempo in vasca con un incoraggiante 14’49″17 e quarto nella classifica generale vinta dal tedesco Florian Wellbrock con un inaspettato 14’48″53. “Non lo conoscevo neanche io…”, ammette Greg a fine gara, comunque felice e “contento”.

Stavolta non era in vasca 8, laterale e nascosto da tutti (“Adesso devo stare attento ma saprò reinventarmi e fare qualcosa spero”), ma ha duellato dall’inizio alla fine con gli avversari più temibili, l’ucraino Mykhailo Romanchuk, vincitore della batteria e l’americano Robert Finke, arrivato secondo.

“Mi sono sentito molto meglio rispetto alla batteria degli 800 e alla finale”, ha confessato il nuotatore azzurro, ancora alle prese con i postumi della mononucleosi. Non fosse stato per il virus, anche questa volta l’azzurro campione olimpico a Rio nella specialità, probabilmente non avrebbe avuto rivali. Ora dovrà sudarsela, meno da supereroe più da campione, umile e riconoscente.

E se ieri dopo l’argento aveva ringraziato un suo carissimo amico che gli aveva consigliato di nuotare “con il cuore”, stavolta il pensiero va al suo nuovo allenatore Antonelli: “Se sono qui è grazie a Fabri, mi continua a dire che io sono Greg e ce la posso fare. Io supereroe? Esagerato, io faccio di tutto, mi gioco le mie carte”.

Glielo ha detto, Antonelli: “Ci sarà da soffrire, qualsiasi cosa farò non devo pensare che mi vada facile”, si dice sicuro l’azzurro. Oggi gara costante, sempre meglio rispetto a qualche giorno fa quando rientrò nei primi otto “per il rotto della cuffia”.

“Non so se ho ancora recuperato la fatica di ieri, però bene – confessa l’azzurro – sono in finale. Loro tre pensavo andassero forte, sono più in forma. Ma tutto secondo i piani. Io sono contento, ho nuotato molto meglio dell’altra batteria quando me la sono vista brutta.

Non perfetta ma non pretendo la perfezione, voglio un’altra chance”. E quella ce l’avrà dopodomani, nell’ultimo giorno del nuoto olimpico in piscina.

Un finale in grande stile, questo msogna Paltrinieri: “Sarà combattuta. Sarà dura, dovrò stringere mi denti. Non sarò da solo come a Rio. Siamo in quattro sotto i m50 e in finale andremo anche più veloce. Qualcuno rimarrà deluso, qualcuno resterà fuori dal podio”. E quel qualcuno non vuole essere certo Super-Greg che poi sarà impegnato anche nelle acque libere, nella dieci chilometri di fondo.

Bene anche la staffetta 4×100 mista femminile, con Federica Pellegrini, Elena Di Liddo, Margherita Panziera e Arianna Castiglioni che strappano il pass per la finale con il tempo di 3’55″79, nuovo primato italiano.