ROMA. – Raffica di sbarchi dalla notte scorsa a Lampedusa e l’hotspot va in crisi, con oltre millecento ospiti a fronte di una capienza di 250. Difficile il rispetto delle prescrizioni conto il rischio di contagio da Covid. Sono complessivamente quindici – da mezzanotte – i barchini arrivati sull’isola con quasi 700 migranti a bordo.
Il Viminale è al lavoro per svuotare la struttura di accoglienza organizzando i trasferimenti con l’intervento delle navi-quarantena (sono sempre 4 quelle operative e nella stagione estiva sarà complicato trovarne altre), traghetti di linea e mezzi di Guardia di finanza e Guardia costiera che potrebbero essere coinvolti.
Alla nuova ondata di sbarchi non è estranea la crisi politica della Tunisia, con la ‘cacciata’ del premier Hichem Mechichi da parte del presidente della Repubblica, Kais Saied. Lo scorso maggio la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, era volata a Tunisi, dove aveva incontrato proprio l’allora premier Mechichi – che aveva anche l’interim all’Interno – per rafforzare la cooperazione allo scopo di bloccare le partenze.
Ieri alla Camera la titolare del Viminale ha assicurato che, anche con i nuovi assetti politici della Tunisia, sta mantenendo con le autorità del Paese nordafricano “contatti diretti per per la prevenzione ed il contrasto dei flussi migratori irregolari”. Ma, ha aggiunto, c’è “un’oggettiva difficoltà di porre a regime misure efficaci di contenimento che possono essere perseguite solo con il consenso e la collaborazione dei Governi di quei Paesi”.
Proprio i tunisini sono in testa tra le nazionalità dei migranti sbarcati in Italia quest”anno: 6.147 sui complessivi 27.834. E quest’ultimo dato è il doppio di quanto registrato nello stesso periodo dello scorso anno. Luglio il mese con più arrivi (quasi 8mila). I minori non accompagnati giunti sono già 4.410, quasi quanto quelli di tutto il 2020 (4.687). Critiche al Governo dall’opposizione.
“Proseguono – lamenta Alessandro Battilocchio (Fi) – gli sbarchi incontrollati a Lampedusa, con le strutture ormai in emergenza e con le prossime settimane che si preannunciano ancora più complicate. La situazione di questi giorni in Tunisia rischia ovviamente di rendere ancora più ingente il flusso di migranti in arrivo sulle nostre coste. Bisogna agire subito”.
Annalisa Tardino, europarlamentare della Lega, mete in guardia dal “rischio di terroristi sui barconi in arrivo verso le nostre coste. Nei giorni del caos politico e istituzionale che ha colpito la Tunisia, l’allarme sulla rotta dei jihadisti e il pericoloso legame tra terrorismo e flussi migratori, di cui ha parlato il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Federico Cafiero de Raho in audizione presso il comitato parlamentare Schengen, non può assolutamente essere ignorato”.
(di Massimo Nesticò/ANSA)
