Coronavirus in Italia, Iss: “Fase delicata, la quarta ondata dipende da noi”

Studenti nelle classi del Liceo Visconti a piazza del Collegio Romano a Roma,
Studenti nelle classi del Liceo Visconti a piazza del Collegio Romano a Roma, 18 gennaio 2021 ANSA/MASSIMO PERCOSSI

ROMA. – L’epidemia di Covid-19 in Italia è in una fase “delicata”, con la variante Delta del virus che sta facendo schizzare i contagi sia pure a fronte di un rallentamento della velocità di crescita delle nuove infezioni che, però, non è uniforme sul territorio nazionale.

Per questo, il ministro della Salute Roberto Speranza ribadisce la necessità di mantenere una posizione di prudenza e cautela, mentre il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro avverte che, in ogni caso, il verificarsi o meno di una quarta ondata di contagi “dipende da noi” e dai nostri comportamenti. Un invito a tenere alta l’attenzione basato anche sui numeri quotidiani dell’epidemia, che si mantengono in generale pressoché stabili continuando a evidenziare un aumento dei contagi.

Sono infatti 5.696 i positivi individuati nelle ultime 24 ore, rispetto ai 4.552 di ieri. Sono invece 15 le vittime in un giorno, mentre ieri erano state 24, con il totale dei morti che ha superato quota 128mila. Il tasso di positività è del 2,3%, in aumento rispetto al 1,9% di ieri. Rispetto alla situazione negli ospedali, sono 183 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per Covid, 6 in meno rispetto a ieri, mentre i ricoverati nei reparti ordinari sono 1.685, 74 in più rispetto a ieri.

E’ “evidente – spiega Speranza – che le varianti, anche la Delta, ci consegnano un quadro delicato che ci costringe alla massima cautela. Ma chi paragona questo momento a fasi precedenti commette un errore”. La grande differenza rispetto al passato, rileva il ministro, è infatti rappresentata dalle vaccinazioni, che “ci aiutano ad affrontare in modo diverso questa stagione, ma abbiamo bisogno – avverte – di tenere ancora un livello di massima attenzione, cautela, prudenza”.

Quanto al rischio di una quarta ondata di contagi, molto è legato ai comportamenti individuali, è il monito del presidente dell’Iss. La quarta ondata, ribadisce, “dipende molto da noi. Il virus continua a mutare e circolare” ma “la capacità di controllarne la diffusione dipenderà da due fattori: dalla nostra capacità e volontà di vaccinarci e dalla capacità di mantenere quelle precauzioni e attenzioni che possono rallentare in modo decisivo la circolazione virale”.

Quindi “abbiamo strumenti, se li utilizzeremo, la quarta ondata potremo modellarla”, afferma. Di immunità di gregge o di comunità, chiarisce inoltre Brusaferro, “con un virus che ha caratteristiche come il Sars-Cov-2 ha e in un contesto internazionale in cui continua a circolare, non possiamo parlare, almeno non in senso stretto. Quello che vogliamo e possiamo ottenere, però, è rallentarne la circolazione. Con questo virus dovremo convivere sapendo di poterlo controllare e fare in modo che produca meno danni possibili in termini di ricoveri e decessi”.

“Quello che possiamo aspettarci – è la sua previsione – è un autunno in cui controlleremo la circolazione”. Già ora, secondo gli esperti, la velocità con cui i casi continuano ad aumentare sta registrando una decelerazione. Ma il fatto che la crescita delle nuove infezioni sia meno veloce rispetto a qualche settimana fa non indica, necessariamente, una inversione del trend, come evidenziano le analisi del matematico Giovanni Sebastiani dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo “Mauro Picone” del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).

In Italia, rileva, la crescita dei casi positivi sta registrando una frenata a livello nazionale, ma a macchia di leopardo a livello provinciale, dove la situazione è decisamente eterogenea: in 44 province, infatti, “negli ultimi sette giorni – conclude l’esperto – l’incidenza è più che doppia rispetto a quella registrata nei sette giorni precedenti”.

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