Ita: nuovo step verso decollo, ok a 700 milioni aumento

Un aereo Alitalia in volo.
Un aereo Alitalia in volo. (ANSA)

ROMA. – Ita aggiunge un nuovo tassello al percorso che la dovrà portare in poco più di due mesi e mezzo al decollo. La società che prenderà nei cieli il posto della vecchia Alitalia ha infatti varato l’aumento di capitale da 700 milioni, mettendo in cassa la dotazione finanziaria necessaria a sostenere i prossimi step, a partire dalla trattativa per l’acquisto del settore volo dalla vecchia compagnia.

Il disco verde all’aumento di capitale, che è arrivato dall’assemblea dei soci di Ita, segue l’approvazione del Piano industriale del 15 luglio scorso e il perfezionamento dell’iter di approvazione in corso da parte dell’Ue.

Si tratta di “un altro importante passo del processo che vedrà il decollo della nuova compagnia il prossimo 15 ottobre”, afferma il presidente Alfredo Altavilla, sottolineando come, con questo aumento, l’azionista pubblico (il Ministero dell’economia) confermi “la solidità del progetto in un’ottica di investitore privato”.

Ora si può guardare avanti: “Il prossimo passo sarà l’avvio immediato della negoziazione con Alitalia in amministrazione straordinaria per l’acquisizione del perimetro ‘Aviation'”, dice Altavilla, auspicando che il bando di gara per la cessione del brand, che deve essere messo a punto dai commissari straordinari della vecchia Alitalia, “avvenga nei tempi più brevi possibili”.

A questo primo aumento di capitale potranno aggiungersi in futuro altre due tranche fino ad arrivare a 1,35 miliardi. La dotazione complessiva di 3 miliardi  dallo Stato inicialmente prevista per Ita comunque resta, chiarisce il sottosegretario all’economia Claudio Durigon: l’indicazione è “fino a 3 miliardi”, ma in “questo momento, secondo il piano previsto dal cda, è stato previsto 1 miliardo e 350 milioni, di cui 700 milioni subito”.

Ora per Ita “inizia concretamente con il pieno sostengo del governo la vita operativa, quale società sostenibile, innovativa e redditizia, che punta sul capitale umano per offrire connettività al Paese, facendo leva anche sull’hub di Fiumicino”, sottolinea Durigon che in audizione alla Camera ripercorre i vari passaggi della lunga trattativa con l’Ue fino al “sostanziale via libera” di metà luglio (“ma la decisione deve ancora essere formalizzata”) e al Piano industriale che fissa al 15 agosto l’avvio della commercializzazione dei biglietti e al 15 ottobre il decollo con 52 aerei e 2.750-2.950 dipendenti.

Tra le prossime sfide, in testa quelle legate ai temi del lavoro.  Vanno messi “in campo tutti gli strumenti possibili” per evitare i licenziamenti, sottolinea Durigon, indicando anche il tema del contratto: “Si deve rimettere mano alla contrattazione di tutto il settore aereo, credo che questo sia un epicentro per far partire bene Ita”.

(di Enrica Piovan/ANSA).

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