Ecco il G20 Cultura, al Colosseo Draghi e Franceschini

G20 Cultura.
G20 Cultura. (Screenshot dal sito Instagram del Ministero della Cultura e Beni Culturali)

ROMA. – Un gigante della cultura come il maestro Riccardo Muti che ha dedicato gran parte dei suoi 80 anni, appena magnificamente compiuti, non solo alla musica ma anche all’insegnamento ai più giovani. E poi il responsabile di una delle punte di diamante della rete museale italiana, ovvero Christian Greco direttore del museo Egittologico di Torino.

Saranno loro, assieme al ministro della Cultura Dario Franceschini e al premier Mario Draghi, a fare gli onori di casa del grande appuntamento del G20 della Cultura che riunisce a Roma i ministri delle venti maggiori economie mondiali e quasi 40 delegazioni e si aprirà domani nel tardo pomeriggio nell’arena del Colosseo.

Con loro anche la direttrice generale dell’Unesco Audrey Azoloulay, Unesco che ha appena assegnato altri 4 riconoscimenti a Padova e la pittura del ‘300, ai Portici di Bologna, San Miniato e piazzale Michelangelo a Firenze e a Montecatini città termale europea che fanno schizzare il totale dell’Italia sopra i 70.

“Un risultato straordinario”, ammette soddisfatto Franceschini, e “una bella notizia alla vigilia del G20 Cultura che l’Italia si appresta ad ospitare per la prima volta”. L’evento sarà suggellato in serata dal concerto dell’orchestra giovanile Luigi Cherubini diretta da Muti al Quirinale e trasmessa in diretta su Rai1.

“Un grande regalo” quello fatto dal maestro, spiega il ministro della Cultura, che annuncia la serata “in quella che il Capo dello Stato ama definire la casa degli italiani” sarà anche l’occasione di festeggiare il compleanno di Muti che compie oggi 80 anni.

I lavori entreranno nel vivo il giorno dopo in una lunga giornata di scambi e dibattiti a Palazzo Barberini sui alcuni dei temi più “scottanti” della cultura in tutto il mondo: dalle politiche di tutela e restauro al traffico illecito di opere d’arte, dalla formazione dei giovani alla ripartenza dei musei dopo la pandemia.

L’obiettivo del G20, ha spiegato Franceschini, è arrivare alla firma di una dichiarazione congiunta dei ministri del G20 e delle organizzazioni che si occupano a vario titolo di cultura “che preveda una serie di impegni su molti temi” e anche “la stabilizzazione del G20 Cultura come una delle riunioni preparatorie al summit dei capi di Stati e di governo.

“Anche nei momenti in cui tutto divide e allontana, ai Paesi può restare sempre aperto un spiraglio di dialogo sulla cultura” ha aggiunto il ministro spiegando che la cultura è un mezzo di dialogo formidabile tra i popoli e rilevando che l’Italia può esercitare un’indiscussa leadership in questo campo.

Assieme ai ministri dei Paesi membri e invitati, a Roma si riuniscono i vertici delle principali organizzazioni internazionali attive in materia, tra cui: l’Unesco, l’Ocse, il Consiglio d’Europa, l’Unione per il Mediterraneo, le organizzazioni internazionali del settore culturale quali Iccrom, Icom, Icomos, i protagonisti del contrasto agli illeciti contro il patrimonio culturale quali l’agenzia delle Nazioni Unite per il contrasto al crimine Unodc, Interpol e l’organizzazione doganale Wco.

Per l’Italia interverranno anche i Carabinieri della Tutela del patrimonio culturale, l’Istituto centrale per il restauro e la Scuola dei Beni e delle attività culturali.

(di Cinzia Conti/ANSA)

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