Londra, la prima città al mondo per studiare

Cambridge: Vista del Quad of the Bodleian Library nell'Università di Oxford.
Vista del Quad of the Bodleian Library nell'Università di Oxford. EPA/ANDY RAIN

ROMA. – Londra sul podio delle città in cui si studia meglio al mondo. La capitale britannica è risultata la prima della classifica Qs Best Student Cities Rancking 2022 che confronta 115 destinazioni di studio di prim’ordine in tutto il globo grazie a 95.000 risposte a un sondaggio su indicatori come la Desiderabilità (potenziali studenti) e lo Student View (opinioni degli ex studenti).

Londra si conferma top per la terza edizione consecutiva. Medaglia d’argento a Monaco di Baviera, che sale dalla quarta alla seconda posizione, mentre al terzo posto si classificano Seul, che balza dalla decima alla terza, e Tokyo ex aequo.

L’Italia compare solo al 46esimo posto con Milano, che perde sei posizioni rispetto alla precedente edizione (ma rimane nella lista delle prime 20 città al mondo per reputazione degli studenti), e poi, alla 69/esima, con Roma che guadagna una posizione rispetto all’anno scorso grazie ai migliori punteggi in Desiderabilità e Convenienza in rapporto al costo della vita.

Quanto al successo di Londra, questo è dovuto a un mix vincente di fattori. L’alta concentrazione di università di livello mondiale, che le consente di ottenere il secondo miglior punteggio al mondo nell’indicatore Rankings; il feedback positivo da parte degli studenti che vi hanno studiato: per Student View ottiene 98,4/100, risultato superato solo da Berlino.

E ancora, le eccezionali opportunità di carriera per i laureati: si colloca al quarto posto nella metrica Employer Activity, con un punteggio di 92,9/100. Infine deve il risultato anche ai suoi alti livelli di apertura agli studenti internazionali, che la vedono raggiungere il quinto miglior punteggio al mondo (95.9/100) per Student Mix.

“Le risposte ai nostri sondaggi di studenti che hanno effettivamente studiato a Londra chiariscono che la città offre ancora eccezionali opportunità culturali, economiche ed educative – ha spiegato Ben Sowter, direttore della ricerca QS -Con due delle dieci migliori università del mondo situate in città, rimane un centro educativo leader a livello mondiale. Tuttavia – avverte Sowter -, i casi di Covid in aumento esponenziale e gli effetti persistenti della Brexit potrebbero minare la sua posizione privilegiata”.

Per quanto riguarda l’Italia, Milano può vantare un buon posizionamento nell’indicatore Employer Activity, che si basa sull’opinione che 75,000 datori di lavoro internazionali hanno sulla qualità dei laureati delle università locali combinato con gli indicatori occupazionali dei giovani laureati: qui è 18esima tra le 115 città incluse in classifica. Il capoluogo lombardo guadagna anche tre punti in Desiderabilità e sale di tre per Student Mix che misura la diversità del corpo studentesco della città, la proporzione del medesimo rispetto alla popolazione totale, e il livello di inclusione e tolleranza.

Altri punti salienti dell’edizione Qs di quest’anno includono l’arrivo di Boston nella top ten (nono posto assieme a Parigi) e il fatto che la Germania e l’Australia risultano le uniche nazioni ad avere ciascuna due delle dieci migliori città studentesche del mondo. La destinazione studentesca numero uno dell’America Latina è invece Buenos Aires (22esima). Degno di nota il debutto in classifica di Losanna, 19esima. Mosca e Pechino entrano nei primi trenta, condividendo la 25esima posizione.

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