Covid: rave e party abusivi, non si fermano i balli proibiti

Il rave party non autorizzato in svolgimento da sabato notte in Toscana, a Tavolaia di Santa Maria a Monte (Pisa), con persone provenienti da Italia e Paesi europei,
Il rave party non autorizzato in svolgimento da sabato notte in Toscana, a Tavolaia di Santa Maria a Monte (Pisa), con persone provenienti da Italia e Paesi europei, 05 luglio 2021. ANSA/ GABRIELE MASIERO

ROMA. – Rave, feste abusive con centinaia di giovani, ammassati a ballare, in barba a tutte le regole anti Covid. Negli ultimi giorni, in varie zone d’Italia, è un proliferare di eventi clandestini, di eventi organizzati, spesso utilizzando i social network, per bypassare divieti e per soddisfare le richieste del “popolo della notte”, da mesi orfano di discoteche. Nel week end molti gli interventi effettuati dalle forze dell’ordine.

I carabinieri hanno denunciato un imprenditore per avere organizzato nella zona di Sutri una festa abusiva a cui hanno partecipato in centinaia, provenienti in gran parte da Roma, con musica ed alcol a pagamento. In provincia di Cremona, tra Soncino e la frazione Villacampagna, nella tarda serata di sabato in 500, arrivati in varie parti d’Italia, si sono radunati per partecipare ad un rave clandestino.

Immediato, dopo le prime segnalazioni, l’intervento delle forze dell’ordine: sono stati nello specifico carabinieri, polizia e vigili a circondare l’area del ritrovo e ad iniziare le operazioni di controllo e identificazione, verifiche che hanno avuto l’effetto di disperdere via via i partecipanti all’evento non autorizzato. Fra la tarda mattinata e il primo pomeriggio, l’area è stata totalmente sgomberata.

In Sardegna, un bar trasformato in una discoteca, è stato scoperto dalla polizia locale di Sassari con due blitz messi a segno nel weekend in un locale del litorale, già sanzionato per lo stesso motivo tre settimane fa. Secondo quanto accertato, il gestore a tarda serata aveva liberato gli spazi di sedie e tavolini per consentire a oltre 200 persone di ballare ai ritmi dettati da un dj e con illuminazione adeguata.

Oltre a contestare la mancanza di agibilità del locale per esercitare come discoteca, gli agenti arrivati verso le 3 di sabato mattina hanno contestato al titolare numerose sanzioni amministrative, dalla diffusione di musica oltre gli orari consentiti all’inottemperanza delle prescrizioni per intrattenimenti danzanti. Contestate anche le violazioni delle prescrizioni anti Covid-19.

Incurante delle contestazioni, il titolare è accusato di aver reiterato la propria condotta anche nella notte tra sabato e domenica. Il Comune ha disposto la sospensione dell’attività, la polizia locale ha trasmesso gli atti alla Procura di Sassari.

Per Silb, l’associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da Ballo e di Spettacolo, “su quanto sta avvenendo in queste ultime settimane il Governo è responsabile, se non complice. Siamo ancora a luglio, ma ad agosto la situazione esploderà. Le discoteche andavano e vanno riaperte, anche con una capienza ridotta, il Cts aveva dato anche parere favorevole”.

Per il presidente Maurizio Pasca “in qualsiasi regione italiana si stanno verificando situazioni di abusivismo incontrollato che porterà ad inevitabili conseguenze di malaffare. Oramai esiste un mercato parallelo di questo tipo di iniziative: organizzazioni che in cambio di appena 50 euro organizzano per i ragazzi anche il trasporto in navetta nei luoghi delle feste clandestine. L’errore di non aprire le discoteche porterà a questo: a fine stagione, quando i contagi saranno aumentati, il ministro Speranza a chi addosserà la colpa?”