Operai Gkn in piazza, “atto azienda violento”

Lo stabilimento di Gkn a Firenze
Lo stabilimento di Gkn a Firenze. (ANSA)

FIRENZE. – Migliaia di manifestanti hanno invaso questa mattina piazza Santa Croce a Firenze contro la chiusura dello stabilimento Gkn di Campi Bisenzio (Firenze) e il licenziamento di tutti i suoi 422 dipendenti, così come annunciato dalla proprietà.

La manifestazione, a cui secondo le forze dell’ordine hanno partecipato 2.500 persone, è stata lanciata in occasione dello sciopero generale territoriale indetto da Cgil-Cisl-Uil (dalle 9 alle 13) con lo slogan “Firenze difende il lavoro”. E proprio nel capoluogo si sono dati appuntamento lavoratori da tutta la Toscana, e anche da altre regioni, insieme a cittadini, associazioni, organizzazioni e partiti.

Accanto al palco, sul quale non erano invitati politici, c’era però lo spazio per i 41 gonfaloni dei Comuni della Città metropolitana guidati dal sindaco di Firenze e metropolitano Dario Nardella e dal collega di Prato, Matteo Biffoni.

Protagonisti dell’iniziativa sono stati i dipendenti Gkn arrivati a Firenze con tre pullman e poi entrati in piazza in corteo accolti da un lungo applauso. Ad aprire il serpentone, accompagnato da bandiere, tamburi e fumogeni, uno striscione con scritto “Insorgiamo” e come sottofondo i cori “siamo tutti Gkn” e “la Gkn non si tocca”. In 150 erano presenti a Firenze, mentre una parte dei lavoratori è rimasta a presidiare lo stabilimento.

Sul palco si sono susseguiti interventi di sindacalisti, operai della Gkn e altri lavoratori di comparti in difficoltà, ma il messaggio lanciato da Santa Croce è stato univoco: ritiro immediato dei licenziamenti.

Il tema esce anche esce dalla piazza fiorentina. “Continueremo a batterci – dice il segretario della Uil, Pierpaolo Bombardieri – Chiediamo al Governo di insediare súbito la cabina di regia per evitare che le aziende decidano unilateralmente di licenziare senza aver utilizzato gli strumenti messi a disposizione dall’avviso comune”.

Per Paola Galgani (segretaria Cgil Firenze) “è stato perpetrato un atto di violenza inaudita non solo verso i lavoratori e le lavoratrici della Gkn, ma anche verso un’intera comunità e verso le istituzioni”, mentre Leonardo Mugnaini (coordinatore Uil Firenze) ha parlato di “inaccettabili logiche predatorie”.

Anche il Governo è stato tirato in ballo: Fabio Franchi (segretario Cisl Firenze-Prato) ha chiesto al “presidente Draghi e al ministro Giorgetti di attivare immediatamente tutte le azioni necessarie per il ritiro dei licenziamenti e per riattivare la produzione in Gkn”, e anche Nardella ha invocato l’intervento del premier perché “se questa vicenda della Gkn passa indolore si può creare un pericolosissimo precedente”.

Rischio ribadito anche da Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana, presente a Firenze così come la segretaria nazionale della Fiom, Francesca Re David, che ha sottolineato come “questa manifestazione apre una settimana di mobilitazione per i metalmeccanici”.

Il presidente della Toscana, Eugenio Giani, ha chiesto “dignità e giustizia per i lavoratori” promettendo che le istituzioni faranno di tutto per scongiurare i licenziamenti. A sostegno della vertenza l’ex governatore Enrico Rossi, e dal mondo dello sport anche Giancarlo Antognoni, la bandiera della Fiorentina, in Santa Croce per portare la sua “piena solidarietà” ai dipendenti Gkn.

Vicinanza espressa anche dal Senato accademico dell’Università di Firenze, dalla direzione dell’ospedale fiorentino di Careggi e dai consiglieri regionali che, nella prossima seduta d’aula, discuteranno atti a sostegno della vertenza.

Lascia un commento