Tour de France: festa Pogacar a Parigi, ultimo sigillo Van Aert

La maglia gialla Tadej Pogacar in azione durante la nona tappa del Tour de France.
La maglia gialla Tadej Pogacar in azione durante la nona tappa del Tour de France. EPA/GUILLAUME HORCAJUELO

ROMA. – Il timbro del belga Wout Van Aert sigilla con una volata sui Campi Elisi l’edizione 2021 del Tour de France, una prova molto dura dominata dallo sloveno Tadej Pogacar che per la seconda volta consecutiva iscrive il suo nome nell’albo d’oro.

Un exploit per il quasi 23enne del Team Emirates che ormai non sorprende più per la sua superiorità, ma anche per il 26enne talento della Jumbo Visma, che ha colto una nuova vittoria dopo quella sul Mont Ventoux e la cronometro, completando una ‘tripletta’ per specialità che finora era riuscita solo ad un certo Bernard Hianult.

A pagare lo scotto della nuova impresa del belga è Marc Cavendish. Dopo quattro vittorie in questa edizione il britannico aveva nel mirino il record assoluto di successi al Tour condiviso con Eddie Merckx (34) ma si deve accontentare del terzo posto nella emozionante volata che chiude una corsa resa speciale soprattutto da Pogacar.

Nessun rivale è stato in grado di impensierire lo sloveno e si sono limitati a tallonarlo il danese Jonas Vingegaard e l’ ecuadoriano Richard Carapaz, saliti sul podio ma con un distacco rispettivamente di cinque e sette minuti. Se l’anno scorso Pogacar si impose grazie al successo nell’ultima cronometro, strappando la maglia gialla al connazionale Primoz Roglic, questa volta ha tenuto le redini per gran parte della corsa, dopo aver scalato la classifica nella crono di Laval.

Con i trionfi nell’ultima settimana sui Pirenei, sul Col du Portet e a Luz Ardiden, ha sottolineato il suo norme talento, oltre a conquistare ancora la maglia di miglior scalatore e miglior giovane, come fu nel 2020.

Tra le note meno liete della 108/a edizione, lo ‘zero’ nella casella delle vittorie degli italiani – peraltro uno sparuto drappello, con Mattia Cattaneo il migliore, 12/o – e l’ imprevista visita della gendarmeria nell’hotel della Bahrain, finita nel mirino della magistratura francese sull’uso di sostanze vietate nell’attività sportiva.

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