Tour: tappa a Konrad, Colbrelli secondo con rimpianto

Il campione d'Austria, Patrick Konrad,in piena fuga nella 16/a tappa del Tour de France.
Il campione d'Austria, Patrick Konrad,in piena fuga nella 16/a tappa del Tour de France. EPA/CHRISTOPHE PETIT-TESSON

ROMA.  – Il Tour de France regala la prima vittoria in una tappa anche al campione d’Austria, Patrick Konrad, della Bora-Hansgrohe, mentre riserva una delusione a Sonny Colbrelli.

Il campione tricolore arriva secondo al traguardo nonostante il grande impegno profuso anche nella 16/a tappa e mancando di nuovo l’appuntamento con la vittoria in un grande giro.

La frazione non riserva sorprese nell’alta classifica, con lo sloveno Tadej Pogacar sempre saldamente in giallo in attesa di due dure frazioni sui Pirenei.

I 169 chilometri tra El Pas de la Case e Saint-Gaudens proponevano quattro gpm non troppo impegnativi ma comunque insidiosi, anche per il clima freddo e piovoso. Tra l’altro, anche il passaggio al Col de Portet-d’Aspet, dove il 18 luglio del 1995 perse la vita Fabio Casertelli. Coinvolto in una caduta di gruppo nella 15/a tappa di quel tragico Tour, l’ azzurro finì a sbattere con la testa su un blocco di cemento, un colpo che si rivelò fatale per il 25enne nonostante i soccorsi.

La Uae del leader Pogacar decide di controllare i rivali più pericolosi lasciando spazio alle iniziative personali, che si sono concretizzate nell’ultima parte della corsa. Un gruppetto comprendente Konrad, Colbrelli e l’altro azzurro Lorenzo Rota prende un discreto vantaggio, poi si sfilaccia e l’austriaco parte all’attacco a circa 35 km dal traguardo.

Colbrelli prova a inseguire insieme col francese Gaudu ma il fuggitivo riesce ad allungare e mantenere fino al traguardo un minuto di vantaggio, mentre da dietro l’italiano e il transalpino non trovano supporto dopo essere stati riagganciati dal gruppetto che li tallona. Il secondo posto è un po’ una beffa per Colbrelli, che riesce comunque a strapparlo all’australiano Michael Matthews.

Il gruppo con Pogacar arriva con quasi 14′ di ritardo, ma non con la prevista calma, visto che a circa 5 km dall’arrivo Wout Van Aert prova un affondo obbligando la maglia gialla e gli uomini di classifica a spingere a tutta per non perdere secondi che possono essere preziosi già domani.

Nel giorno della festa nazionale francese, la 17/a tappa prevede nel suo percorso di circa 180 chilometri anche l’assalto al gigante Col du Portet, che con i suoi 2215 metri sul livello del mare è la salita più dura dei Pirenei.