Europei, genitori Mancini: “Roberto se la sentiva”

I genitori di Roberto Mancini, papà Aldo e mamma Marianna,
I genitori di Roberto Mancini, papà Aldo e mamma Marianna, (ANSA)

JESI. – “È stata un’emozione bella e forte, anche se durante la partita è stato terribile dopo aver preso quel gol subito”: a dirlo sono i genitori di Roberto Mancini, papà Aldo e mamma Marianna, che stamani l’ANSA ha raggiunto nella loro casa di Jesi (Ancona).

“La cosa più bella – dice il padre – è che Roberto ha fatto felici 55 milioni di italiani e adesso attendiamo i mondiali”. “Dopo il gol degli inglesi – aggiunge la mamma – quasi non ci speravo più, ho pensato che la malasorte si sarebbe accanita contro, adesso siamo tanto felici”.

“Roberto – svela Marianna – se lo sentiva che avrebbe vinto i Campionati Europei e da mamma me lo sentivo pure io, certo durante la partita ho avuto paura”. I coniugi Mancini sono seduti sul divano e sulla poltrona del grande salone, sul tavolinetto davanti a lori libri e giornali che parlano del figlio commissario tecnico e della sua lunga carriera.

“Ma questa vittoria è la più bella e la più importante, vincere con la Nazionale è il massimo e per lui è stata anche una piccola rivincita date le difficoltà che aveva avuto da calciatore in azzurro”, dicono papà e mamma.

E la mente torna a quanto Roberto Mancini era un ragazzino: “Da mamma non ero tanto contenta che andasse lontano da casa – racconta Marianna -. È stato soprattutto il padre a incentivarlo e poi Roberto diceva sempre che voleva fare il calciatore. Avevano ragione loro”.

“Che sarebbe diventato un allenatore lo sapevamo – dicono ancora i genitori -. Da quando aveva 14 anni è stato sempre il capitano delle squadre dove militava e anche gli allenatori che ha avuto in carriera spesso si confrontavano con lui”. Adesso, Aldo e Marianna attendono il ritorno a casa di Roberto: “Lo aspettiamo domani. Cosa gli preparo di buono? Gli piacciono tante cose, vedremo lì al momento cosa mangiare”, dice la mamma.

Infine, l’amore per il “Mancio” di Jesi, città che alle medaglie e ai titoli sportivi è comunque abituata, avendo dato i natali e formato generazioni di campioni e campionesse di scherma, da Valentina Vezzali al Elisa Di Francisca, Giovanna Trillini, Stefano Cerioni. La città ha montato grandi schermi ovunque per seguire la Nazionale guidata da Mancini.

“Tutti gli vogliono bene, Roberto è amico di tutti e soprattutto è una persona seria”, conclude papà Aldo.

(di Gianluigi Basilietti/ANSA).

Lascia un commento