Di Maio: “Le minacce dell’Isis non fermeranno l’Italia”

Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, durante la riunione ministeriale anti-Daesh, Roma
Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, durante la riunione ministeriale anti-Daesh, Roma, 28 giugno 2021. ANSA/GIUSEPPE LAMI

ROMA. – “Non saranno le minacce a fermare l’azione dell’Italia nella lotta al terrorismo. E lo stiamo dimostrando con i fatti”. Il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio interviene in serata, dopo una giornata caratterizzata da un fiume di interventi di solidarietà nei suoi confronti, dal premier Mario Draghi, ai colleghi di Governo, ai compagni del movimento, all’ex premier Giuseppe Conte, fino ai leader dei maggiori partiti da Enrico Letta, a Matteo Salvini, a Giorgia Meloni.

La notizia che l’Isis non ha gradito il vertice anti-Daesh organizzato da Italia e Usa ed ha lanciato una serie di minacce contro la città di Roma, citando anche l’intervento di Di Maio, ha subito ricompattato la politica in Italia. Ma la solidarietà è arrivata anche dall’Europa. “Le ultime minacce di Daesh contro Di Maio e l’Italia sono inaccettabili. L’Unione europea è pienamente solidale”, è stato il messaggio dell’Alto rappresentante Ue Josep Borrell.

Ora, ha sottolineato il titolare della Farnesina, la priorità è l’incolumità degli italiani. “Stiamo lavorando con grande determinazione per tutelare la sicurezza dei nostri cittadini, fermare i flussi migratori irregolari e bloccare i trafficanti di esseri umani”, ha assicurato.

E’ stata la rivista ufficiale dell’Isis, Al-Naba, come ha scritto La Repubblica, a dedicare ampio spazio alla conferenza e lanciare l’anatema contro la capitale: “lo Stato Islamico prenderà Roma”. Ma non solo: si citano ampi stralci degli interventi dei ‘crociati’, in particolare parte dell’intervento del ministro degli esteri sul Sahel. “La conferenza anti Daesh presieduta” da Di Maio, ha commentato Draghi esprimendo pieno sostegno al titolare della Farnesina, “è stata un successo. Il Governo resta impegnato nel contrasto al terrorismo”.

E con il premier hanno fatto quadrato tutti i ministri. “Solidarietà a Luigi Di Maio per le vili minacce dell’Isis rivolte a lui e al nostro Paese”, ha detto il titolare del lavoro Andrea Orlando, mentre il collega della Salute, Roberto Speranza, ha parlato di “fatto inquietante” e Renato Brunetta ha sottolineato come fossero “anni che un nostro ministro degli Esteri non riceveva minacce esplicite”.

E poi ancora “solidarietà e vicinanza” è stata espressa dal ministro per gli Affari regionali Maria Stella Germini, mentre per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà assicura che le minacce “non intaccheranno l’impegno italiano”. Si dice certo che Di Maio “non si farà intimidire” il titolare dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, così come la ministra per il Sud Mara Carfagna, secondo la quale le minacce non spaventano l’Italia e il governo.

Compatta la solidarietà dei compagni di partito di Di Maio, da Roberto Fico a Paola Taverna, a Vito Crimi, alla sindaca Virginia Raggi, fino ad una nota congiunta di deputati e deputate dei cinquestelle. E anche l’ex premier Giuseppe Conte ha espresso la sua massima vicinanza parlando di “minacce inaccettabili”.

“Il Pd esprime solidarietà a Di Maio, oggetto di intimidazioni e minacce intollerabili da parte dell’Isis”, è stato il commento di Letta. “Totale” la solidarietà di Giorgia Meloni, mentre Salvini ha assicurato: “Ci impegneremo ancora di più affinché l’Isis e l’estremismo islamico vengano sradicati una volta per tutte”.

(di Paola Tamborlini/ANSA)

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