Mattarella, William e le star, che tribuna a Wembley

Il Presidente Sergio Mattarella scende dall'aereo in una immagine d'archivio.
Il Presidente Sergio Mattarella scende dall'aereo in una immagine d'archivio. (Foto Ufficio Stampa Quirinale)

LONDRA.  – Dalle più alte cariche istituzionali ai rappresentanti della Famiglia Reale, ma anche personaggi della tv, della musica e dello spettacolo: ancora una volta le tribune di Wembley accoglieranno moltissimi volti noti domenica sera, in occasione della finale di Euro 2020.

Per l’atto finale dell’Europeo Downing Street ha concesso agli ospiti Uefa una deroga speciale all’obbligo di quarantena di 10 giorni, previsto per chiunque arrivi sull’isola dalla maggior parte dei paesi europei, Italia compresa.

Un’esenzione di cui beneficeranno i circa duemila invitati dal governo del calcio europeo, tra autorità politiche, dirigenti sportivi, sponsor e media.

In rappresentanza dell’Italia – come già confermato – ci sarà il presidente Sergio Mattarella, che a Londra verrà accompagnato dal presidente della Figc Gabriele Gravina.

Non assisterà alla finale degli Azzurri, viceversa, il presidente del Consiglio Mario Draghi, la cui assenza è giustificata dal protocollo istituzionale, che non prevede – per eventi simili – la concomitante presenza del presidente della Repubblica e del Consiglio.

Draghi, peraltro, assieme alla Cancelliera Angela Merkel, si era espresso contro la conferma di Londra come sede della finale europea, per via del netto rialzo di contagi, registrato nelle ultime settimane nel Regno Unito, a causa della variante Delta.

Non ci sarà neppure il presidente del Coni, Giovanni Malagò, per non pregiudicare la sua partenza per il Giappone, prevista settimana prossima per assistere ai Giochi di Tokyo.

Inevitabilmente più nutrita la rappresentanza di notabili inglesi, a cominciare dal Premier Boris Johnson, con al fianco la moglie Carrie. Non è dato sapere se il Primo ministro britannico si presenterà con la stessa attillatissima maglia bianca dell’Inghilterra, già sfoggiata nella semifinale contro la Danimarca.

Chi certamente manterrà un aplomb più regale è il principe William, immancabile a Wembley anche per il suo ruolo di presidente onorario della Federcalcio inglese, oltreché rappresentante della Royal Family, secondo erede al trono in linea di successione.

Se la Regina Elisabetta sono ormai anni che si concede esclusivamente alla Royal Ascot, uno degli evento ippici più importanti del calendario internazionale, anche la Duchessa Kate non accompagnerà a Wembley il marito William, perché impegnata nel pomeriggio all’All England Club dove assisterà alla finale di Wiimbledon.

In prima fila, in tribuna d’onore, è scontata la presenza del presidente della Uefa, Aleksander Ceferin, accompagnato dall’icona del calcio inglese, David Beckham, immancabile in tutte le partite dei Tre Leoni.

Un invito speciale è stato recapitato anche a Christan Eriksen e ai paramedici che gli hanno salvato la vita, durante l’arresto cardiaco accusato dal centrocampista danese dell’Inter nella partita inaugurale della Danimarca contro l’Islanda.

Folto il parterre dello showbiz, a cominciare da Robbie Williams, Noel Gallagher e Adele. Trai volti noti della tv britannica sono previsti – tra i 60 mila di Wembley – il giornalista Piers Morgan e del comico James Corden.

Da registrare infine l’assenza provocatoria, confermata anche per la finale, del deputato conservatore Lee Anderson, in aperta polemica con la scelta dei giocatori inglesi di inginocchiarsi prima della partita.

Prosegue dunque il boicottaggio personale di Anderson, che però ha fatto sapere che si terrà aggiornato sul punteggio della partita tramite il suo cellulare.

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