Anche l’Iva diventa semplice, parte la precompilata

L'ingresso di una sede dell'Agenzia delle entrate.
L'ingresso della sede dell'Agenzia delle entrate. (ANSA)

ROMA. –  Nuovo passo verso la semplificazione degli adempimenti fiscali. Anche la dichiarazione Iva sarà precompilata dall’amministrazione fiscale, così come avviene già per la dichiarazione dei redditi.

Lo annuncia l’Agenzia delle Entrate che sega come, grazie ad un provvedimento firmato dal direttore, Marco Maria Ruffini, è possibile avviare la sperimentazione. Una fase resa possibile dall’introduzione delle grazie e-fatture e i corrispettivi. La sperimentazione interesserà inizialmente circa 2 milioni di contribuenti

Chi accetta la precompilata avrà un “premio”: niente registri Iva da tenere. Per aiutare i contribuenti saranno a disposizione degli operatori, in un’area web dedicata, le bozze dei registri Iva e delle comunicazioni delle liquidazioni periodiche a partire dalle operazioni effettuate dal primo luglio 2021.

Mentre, a far data dalle operazioni effettuate dal primo gennaio 2022, – spiega ancora l’Agenzia delle Entrate – sarà disponibile anche la bozza della dichiarazione annuale Iva. Per i soggetti che convalidano, nel caso in cui le informazioni proposte dall’Agenzia delle entrate siano complete, oppure integrano nel dettaglio i dati proposti nelle bozze, viene meno l’obbligo di tenuta dei registri Iva.

Per gli anni d’imposta 2021 e 2022, nella fase di avvio sperimentale, destinatari dei documenti Iva precompilati saranno i soggetti passivi Iva residenti e stabiliti in Italia che effettuano la liquidazione trimestrale dell’Iva per opzione, con esclusione di alcune categorie di soggetti come quelli che operano in particolari settori di attività o per i quali sono previsti regimi speciali ai fini Iva (ad esempio, editoria, vendita di beni usati, agenzie di viaggio). Dal 2022 saranno inclusi nella platea anche i soggetti in regime di Iva per cassa.

Per quanto riguarda i registri Iva questi dovranno essere convalidati o integrati nel dettaglio entro il mese successivo al trimestre di riferimento. L’operazione di convalida o integrazione comporta il venir meno dell’obbligo di tenuta dei registri delle fatture emesse e degli acquisti da parte del soggetto passivo Iva.