Economia: il Covid ha colpito più il Centro-Nord, 9% in meno il Pil 2020

La serranda di un negozio chiusa dopo le nuove normative varate dal Governo per combattere la pandemia di Covid-19 coronavirus
La serranda di un negozio chiusa a Genova, 12 Marzo 2020. ANSA/LUCA ZENNARO

ROMA. – Colpito di più nella prima ondata del Covid nel 2020 il Nord Italia ha registrato anche la performance peggiore in termini economici a causa del lungo lockdown che ha fermato la locomotiva e l’area più industrializzata del paese. A darne conferma con i numeri e i dati di dettaglio è l’Istat in un report che fotografa appunto come nel 2020 la crisi abbia colpito più il centro-nord con un calo del Pil del 9%.

Nel Nord-ovest e nel Nord-est, il prodotto interno lordo è sceso in volume del 9,1%. La contrazione è stata invece meno accentuata al Centro della Penisola (-8,8%) mentre il Sud ha subito la perdita più contenuta anche se si parla sempre di un tonfo pari all’8,4%.

Viene anche confermato quello che già era emerso già nei primi lunghi mesi della pandemia ovvero che il settore più penalizzato è stato quello che ha subito le restrizioni più ferree delle attività: il Commercio, pubblici esercizi, trasporti e telecomunicazioni. Questo comparto nel suo complesso nel Nord-est e nel Mezzogiorno ha perso il 14,5% del valore aggiunto.

L’occupazione è invece diminuita in modo più omogeneo: -2,1% nel Nord-ovest e nel Mezzogiorno, -2% nel Nord-est e -1,9% nel Centro. Complessivamente in termini di valore aggiunto la riduzione più marcata, dopo il commercio, è stata segnata dall’industria in senso stretto (-11,1%). Nello specifico nel Nord-ovest il settore caratterizzato dalla flessioni più evidente del valore aggiunto è stato quello industriale con un calo dell’11,9%

I Servizi finanziari, immobiliari e professionali (-5,8%) e gli altri servizi (-5,8%) hanno subito flessioni leggermente superiori alla media nazionale, mentre per le Costruzioni il calo (-6,1%) è lievemente inferiore a quello nazionale (-6,3%). Nell’Agricoltura la flessione del valore aggiunto è stata del 3,6%, di gran lunga il risultato migliore tra tutte le macro-aree.

Nel Nord-est la crisi ha colpito pesantemente il Commercio (-14,5%) mentre la riduzione del valore aggiunto in Agricoltura (-6,0%) e nelle Costruzioni (-6,4%) è allineata alla media nazionale. Anche al Centro, il settore che comprende Commercio, pubblici esercizi, trasporti e telecomunicazioni subisce un forte calo (-12,9%), seguito dall’Industria (-11,5%).

Il Mezzogiorno condivide col Nord-est la peggiore performance del settore del Commercio, pubblici esercizi, trasporti e telecomunicazioni (-14,5%) mentre l’Industria registra in quest’area la contrazione meno marcata con una flessione pari al 9,9%.

Lascia un commento