Tajani al forum ANSA: “La giustizia una priorità”

Il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, con il direttore dell'Ansa Luigi Contu.
Il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, con il direttore dell'Ansa Luigi Contu. (Frame video ANSA)

ROMA. – La riforma della “giustizia è prioritaria”. Forza Italia è pronta a collaborare alla raccolta delle firme per i referendum proposti dai Radicali e dalla Lega “se servono al governo per accelerare questo processo riformatore”. Così il coordinatore nazionale Antonio Tajani rilancia una battaglia storica del partito azzurro nel corso del forum dell’ANSA, un confronto a tutto campo sull’attualità politica, dal tema del lavoro a quello dei vaccini, dal futuro di Draghi al confronto interno al centrodestra, dai temi europei allo scontro sul ddl Zan.

Ma è la disponibilità a sottoscrivere i quesiti referendari è l’annuncio di giornata, tanto che questa scelta viene immediatamente lodata da Matteo Salvini: “Ringrazio l’amico Tajani e con lui il presidente Berlusconi e tutta Forza Italia per il sostegno ai 6 referendum sulla Giustizia Giusta, una battaglia – sottolinea a caldo il leader leghista – di libertà e democrazia che coinvolgerà milioni di cittadini italiani”.

Circa la suggestione di Draghi al Colle, Tajani osserva che oggi “è prematuro parlarne”. Ora, invece, “è giusto ragionare per ottenere il massimo risultato possibile all’azione dell’attuale governo. Perchè gli italiani non ci chiedono di fare la schedina del toto-presidente ma di risolvere problemi del Covid e del lavoro”.

Proprio sul tema dell’occupazione, Forza Italia è in prima linea. Poche ore prima che Draghi riunisse la cabina di regia per fare il punto sullo sblocco dei licenziamenti, l’ex Presidente del Parlamento europeo incontrava i sindacati. “Prorogare il blocco non basta. Siamo convinti – osserva Tajani – che bisogna aiutare le imprese ad assumere e non a licenziare e fare una politica del lavoro diversa, più flessibile”. Piena soddisfazione sul fronte dei vaccini: “Con Figliuolo c’è stato un cambiamento di passo che Fi rivendica”, sottolinea.

Quanto al confronto interno, a volte molto acceso, sul partito unico del centrodestra, Tajani non si scompone: “”Forza Italia non è una caserma e il dibattito c’è stato e ci sarà sempre con Berlusconi alla fine a fare la sintesi”. Tuttavia assicura che “quando si farà tutti saranno chiamati a partecipare”. Ad ogni modo sui tempi prende tempo: “ora – osserva – bisogna essere coesi. Dal 2023 si può fare un salto di qualità con un centrodestra di governo con una visione ancorata a valori liberisti e popolari”.

Tra i valori “liberisti e popolari”, Tajani annovera senza ombra di dubbio anche la lotta a ogni discriminazione basata sul genere e sull’orientamento sessuale. Detto questo, al coordinatore azzurro il Ddl Zan così com’è non piace: “Noi siamo per la linea dura contro chi lede diritti delle persone, ma siamo contrari a ogni reato di opinione. Vediamo se mercoledì, (n.d.r. quando si riunirà il tavolo al Senato) si potrà raggiungere un compromesso sul testo”. Ma conclude con un avvertimento: “Se la sinistra vuole farne una battaglia ideologica vedremo se avrà i numeri in Parlamento”.

(di Marcello Campo/ANSA)