Allarme Pd per caos M5s: “Conte è l’interlocutore”

Enrico Letta e Giuseppe Conte in una foto d'archivio.
Enrico Letta e Giuseppe Conte in una foto d'archivio.

ROMA. – Il Pd guarda con preoccupazione al caos dentro M5s e al rischio, nelle ultime ore sempre più concreto, che Giuseppe Conte si possa sfilare dalla guida. I rapporti tra Enrico Letta e l’ex premier sono ottimi e l’interlocuzione costante, fatta di telefonate, ha permesso negli ultimi tempi di trovare un nome comune per Napoli e per la Calabria e di costruire sin dal primo turno l’appoggio M5s a Matteo Lepore a Bologna.

Nel rispetto delle dinamiche altrui, Letta ha chiesto ai suoi di non entrare nello scontro tra Conte e Grillo ma è chiaro che un addio dell’ex presidente del consiglio e un’esplosione del movimento potrebbe avere conseguenze sia sull’alleanza sia sulla tenuta del governo.

Anche se con meno centralità rispetto alla segreteria di Nicola Zingaretti, quando l’ex “avvocato del popolo” veniva considerato “un punto fortissimo di riferimento di tutte le forze progressiste”, anche nello schema di rilancio lettiano Conte rappresenta una garanzia nella costruzione di un’alleanza elettorale tra tutto il centrosinistra, che il leader dem punta ad aggregare, e M5s.

Certo Letta ha rapporti ottimi anche con gli altri big M5s, in primis Luigi Di Maio, ma se nello scontro tra Conte e Grillo avesse la meglio il fondatore, è difficile che un altro big pentastellato possa sottrarsi all’egemonia e gli umori dell’ex comico. Chi tra i dem ha avuto modo di parlare con Conte spiega che fino a due giorni fa, anche se spazientito, l’ex premier era fiducioso ma ora, aggiungono le stesse fonti, si è davvero ad un passo dalla rottura.

Chi invece trova in questo ennesimo scontro dentro M5s la conferma dell’inaffidabilità degli ex grillini è la minoranza dem che da tempo chiede al Nazareno di privilegiare le forze moderate e centriste, da Calenda a Renzi. “Sta andando tutto bene”, scrive nel pomeriggio in un post sibillino il leader di Iv, contrario a intese con M5s e con Conte. D’altra parte il senatore ex premier, tra i promotori della caduta del Conte bis, la sua scommessa l’ha già fatta qualche giorno fa: “Non so se i 5 Stelle arriveranno al 2023, sono divisi su tutto, dilaniati. Vedrà che nei prossimi mesi saranno stelle cadenti”.

(di Cristina Ferrulli/ANSA)

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