Ancora in calo Obolo San Pietro, tra scandali e Covid

Effetto Coronavirus, Piazza San Pietro per la prima volta una domenica senza fedeli..
Effetto Coronavirus, Piazza San Pietro senza fedeli.. ANSA/FABIO FRUSTACI

CITTA’ DEL VATICANO. – Da una parte l’eco degli scandali, dall’altra la crisi economica legata alla pandemia che rende più difficile anche la generosità dei fedeli. Sono tra le cause di un calo dell’Obolo di San Pietro, il fondo attraverso il quale il Papa sostiene la carità e le opere della Chiesa. La tradizionale colletta in tutte le parrocchie del mondo si terrà tra domenica 27 e martedì 29 giugno, festa dei Santi Pietro e Paolo.

“Tra il 2015 e il 2019 la raccolta” dell’Obolo di San Pietro “è diminuita del 23%. Oltre a questa diminuzione, nel 2020, il primo anno di Covid, le entrate dell’Obolo sono state inferiori del 18%. È probabile che la crisi legata alla pandemia si faccia sentire ancora quest’anno”, riferisce il Prefetto per l’Economia, il gesuita Juan Antonio Guerrero Alves.

“Alcune donazioni ricevute hanno una precisa destinazione finale, altre sono offerte per il Santo Padre in generale. Nel 2019 la raccolta dell’Obolo è stata di 53,86 milioni di euro, così ripartiti: 43 milioni nel fondo generale dell’Obolo e 10,8 milioni con destinazioni particolari per situazioni di bisogno nella Chiesa e nel mondo. Nel 2020 la raccolta è stata di 44,1 milioni di euro così ripartiti: 30,3 milioni per l’Obolo generale e 13,8 milioni per destinazioni particolari”, dice Guerrero attraverso i media vaticani.

Ad incidere sul calo anche le vicende finanziarie, come quella del palazzo di Londra: “E’ una storia dolorosa. È sempre vero che negli investimenti a volte si guadagna e a volte si perde. Ma se ci sono state irregolarità, dobbiamo capirle e punire i responsabili”, sottolinea il Prefetto della Segreteria per l’Economia.

“Gli investimenti dell’Obolo erano tradizionalmente in un paniere insieme agli investimenti di altri fondi assegnati alla Segreteria di Stato. Non era facile dire che questa parte, queste quote o questo edificio appartiene all’Obolo e questo appartiene ad altri fondi. Come dicevo, la Santa Sede – spiega il Prefetto – ha intrapreso un percorso di trasparenza e questo percorso comprende anche il chiarimento di episodi poco chiari.

Quello che si può dire, intanto, è che le svalutazioni e le perdite del palazzo di Londra, suppongo che sia stato fatto per rispetto delle donazioni dei fedeli, non sono ricadute sui fondi dell’Obolo ma su altri fondi detenuti dalla Segreteria di Stato”. Infine Guerrero sostiene che “la gente ha il diritto di sapere come spendiamo il denaro che ci viene dato. Il Santo Padre – conclude – mi ha chiesto di prestare particolare attenzione alla trasparenza”.