Marcia delle bandiere riaccende la tensione Israele-Gaza

Un giovane cammina sopra le macerie di edifici distrutti a Gaza.
Palazzi distrutti a Gaza. durante gli scontri di maggio.(ANSA)

TEL AVIV. – Israele e Hamas sono tornati a confrontarsi e a scambiarsi minacce, mettendo così alla prova una tregua concordata il mese scorso grazie a pressioni Usa e ad una mediazione egiziana. Ieri una marcia di ebrei nazionalisti condotta a ridosso e dentro la Città Vecchia di Gerusalemme è stata interpretata da Hamas come un atto di ostilità.

Da Gaza msono stati allora lanciati numerosi palloni incendiari ed esplosivi che hanno provocato almeno 26 roghi, arrecando così ingenti danni a coltivazioni agricole israeliane. In risposta, mla scorsa notte – su ordine di Naftali Bennett, da pochi giorni mprimo ministro ma in passato anche ministro della difesa – aerei misraeliani hanno colpito a Gaza due edifici di sicurezza di mHamas, senza provocare vittime.

Hamas ha comunque voluto avere ml’ultima parola e sono tornati in cielo i palloni incendiari mpalestinesi. Altri quattro roghi hanno devastato campi agricoli mnei kibbutzim di frontiera.

L’esercito israeliano ha ammonito che si tiene pronto “ad ogni scenario, compresa la ripresa delle ostilità, a fronte mdelle continue attività terroristiche dalla Striscia”. Hamas ha mreplicato descrivendo gli eventi come ”una palese vittoria della resistenza su Israele che – nelle parole del suo portavoce Fawzi Barhum – è stato costretto a tenere la ‘Marcia delle bandiere’ ben lontana dalla Moschea al-Aqsa”. Dopo i combattimenti di maggio, ha sostenuto, si è creato un nuovo equilibrio in base al quale dopo ogni azione unilaterale a Gerusalemme Israele deve ora mettere in conto un possibile conflitto con Hamas a Gaza.

Bennett ha dovuto giostrarsi fra pressioni contrastanti. Da un lato doveva rispondere al lancio dei palloni incendiari ed esplosivi, per rassicurare la popolazione del sud di Israele.

Non poteva però ignorare gli appelli alla calma degli Stati Uniti e dell’Egitto volti a proteggere una tregua così faticosamente raggiunta. Da qui la decisione di limitarsi a colpire a Gaza due edifici vuoti, scontentando analisti militari secondo cui la reazione alla “provocazione” di Hamas avrebbe dovuto essere molto più energica. Intanto Hamas continua a presentarsi all’opinione pubblica palestinese come ”il primo difensore di Gerusalemme”.

Un sondaggio di opinione degli ultimi giorni ha confermato che la ‘propaganda armata’ di Hamas funziona e che la sua popolarità è in rapida crescita anche in Cisgiordania, a scapito del presidente Abu Mazen. Proprio in Cisgiordania resta elevata la tensione dopo che oggi una giovane palestinese è stata colpita a morte quando – secondo l’esercito – ha cercato di travolgere e di accoltellare soldati.

Poco dopo anche un adolescente è stato ferito gravemente mentre partecipava presso Nablus a dimostrazioni contro un avamposto illegale ebraico. Da Gaza Hamas soffia con forza sul fuoco, mentre il governo Bennett è ancora alle prese con la fase iniziale di organizzazione.

(di Aldo Baquis/ANSAmed).

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