Ue e Usa ripartono dalla pace sui dazi Boeing-Airbus

Joe Biden e Ursula von der Leyen.
Joe Biden e Ursula von der Leyen. (ANSA)

BRUXELLES.  – Il rilancio delle relazioni transatlantiche tra l’Unione europea e gli Stati Uniti parte dalla pace sulla disputa per i dazi su Airbus e Boeing, dopo una controversia durata 17 anni. Ma anche da un nuovo guanto di sfida gettato alla Cina.

Sullo sfondo del vertice Ue-Usa di oggi a Bruxelles è emerso infatti con forza il messaggio che il presidente americano Joe Biden ha promosso e declinato in tutte le tappe di questo viaggio europeo: l’impegno a “rifiutare i regimi autoritari e resistere agli sforzi degli autocrati” che puntano a minare le democrazie liberali.

Non a caso, nell’accordo siglato per sospendere i dazi su Airbus-Boeing per cinque anni si trova anche una clausola che indica il percorso di un lavoro congiunto Ue-Usa per contrastare “l’ambizione cinese a costruire un settore dell’aviazione civile fuori dalle regole di mercato”.

“L’intesa e l’impegno di Stati Uniti e Unione europea a lavorare insieme per contrastare le pratiche anti concorrenziali della Cina, spingendo su elevati standard, investimenti e trasferimento di tecnologie – ha evidenziato lo stesso Biden – può essere un modello su cui far leva per affrontare le altre sfide poste dal modello economico” del Dragone.

Il risultato è arrivato dopo due giorni di intensi negoziati tra i team della rappresentante al Commercio Usa, Katherine Tai, e del vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis. Una svolta che solleva dall’incertezza il settore delle compagnie aeree e spazza via la minaccia che 11,5 miliardi di dollari di export di beni di consumo dell’Ue e degli Stati Uniti possano essere nuovamente colpiti da misure punitive.

La questione aveva assunto urgenza dopo che gli Stati Uniti nel 2019 avevano preso di mira le esportazioni europee con dazi per un valore di 7,5 miliardi di dollari, mentre l’Ue, a sua volta, era passata a contromisure da 4 miliardi di dollari lo scorso anno. Un annuncio a lungo atteso dalle aziende su entrambe le sponde dell’Atlantico, che fa bene alla ripresa economica e porta ottimismo anche tra gli imprenditori italiani, che solo nel settore agroalimentare vedono opportunità per cinque miliardi di euro.

L’intesa apre “un nuovo capitolo nelle nostre relazioni”, ha commentato soddisfatta la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, al termine del vertice. Mentre il numero uno del Consiglio europeo Charles Michel ha evidenziato la decisione di stabilire un Consiglio Ue-Usa del commercio e delle tecnologie per preservare questo patrimonio senza eguali, con l’impegno a risolvere anche la questione dei dazi su alluminio e acciaio entro la fine del 2021.

Un risultato salutato con slancio dai leader europei, dal presidente del Consiglio Mario Draghi al capo dell’Eliseo Emmanuel Macron.

“L’Europa è il nostro partner naturale perché siamo impegnati per gli stessi valori democratici, sempre più sotto attacco”, ha ribadito poi Biden, che ha citato la poesia dell’irlandese W.B. Yates, “A terrible beauty is born” per descrivere i cambiamenti globali degli ultimi dieci anni, anche in termini di produzione e di tecnologie.

Insomma, archiviate le tensioni e le ambiguità dell’era Trump, è una ricucitura a tutto tondo – dal G7 di Carbis Bay al summit Nato, al vertice Ue-Usa di Bruxelles – quella che Biden ha messo in valigia prima di partire per Ginevra, dove domani l’aspetta l’incontro più difficile, quello con Vladimir Putin. Un appuntamento a cui il leader Usa arriva rafforzato dal sostegno dei governi ‘like minded’ e ben preparato per incrociare le lame.

(di Patrizia Antonini/ANSA).

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