Perù elezioni: Castillo quasi 100.000 voti più di Fujimori

Pedro Castillo cappello in testa e poncho sulle spalle tra i suoi sostenitori.
Pedro Castillo cappello in testa e poncho sulle spalle tra i suoi sostenitori. Archivio. EPA/Francisco Vigo

LIMA. – Procede, anche se lentamente, presso la sede dell’Ufficio nazionale dei processi elettorali (Onpe), mlo spoglio delle schede del secondo turno delle elezioni presidenziali svoltosi domenica in Perù, in cui si consolida l’ipotesi di una vittoria del candidato della sinistra Pedro Castillo, che attualmente ha quasi 100.000 voti di vantaggio msulla rivale di destra, Keiko Fujimori.

Quando lo spoglio delle schede è giunto al 96,43% del totale, mil leader di Perú Libre ha ottenuto 8.575.987 voti, pari mal                50.29%, mentre la candidata di Fuerza popular ha raccolto 8.477.817 suffragi, equivalenti al 49.71%. La differenza attualmente è di 98.170 voti.

Nel quartier generale di Castillo si accarezza la possibile storica vittoria e per questo il capo dell’équipe economica, Pedro Francke ha pubblicato attraverso il suo account Twitter un mcomunicato rasserenante per quanto riguarda la politica di un eventuale futuro governo di sinistra.

“Rispetteremo l’autonomia della Banca centrale – si assicura – che ha fatto un buon lavoro mantenendo l’inflazione bassa per più di due decenni”.

Ribadiamo inoltre, si dice infine, che “non abbiamo considerato nel nostro piano economico nazionalizzazioni, espropri, confische di risparmi, controlli sui cambi, controlli sui prezzi o divieto di importazioni”.

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