La Francia riapre a tutti gli europei vaccinati

Passanti sugli Champs Elysee a Parigi
Passanti nei Champs Elysee a Parigi. (ANSA)

PARIGI.  – La Francia rilancia il turismo e volta la pagina delle frontiere chiuse contro il Covid: dal 9 giugno tutti i cittadini dei paesi Ue vaccinati contro il Covid-19 – con la seconda dose somministrata da almeno 14 giorni – potranno entrare senza bisogno del tampone molecolare, come vuole la regola ancora oggi in vigore.

Di fatto, è un’anticipazione – che i Paesi europei stanno annunciando uno dopo l’altro, anche se in ordine sparso – dei vantaggi garantiti da inizio luglio a chi esibirà in viaggio il green pass Ue.

Il primo plauso arriva proprio dall’Europa: “É positivo che gli Stati membri vadano nella stessa direzione” indicata dalla Commissione Ue. Sono assimilati agli europei, e godranno dal 9 degli stessi vantaggi ad entrare in Francia, i residenti di un gruppo di Paesi virtuosi, colorati in verde nella cartina diffusa questa mattina dal governo: Australia, Corea del Sud, Israele, Giappone, Libano, Nuova Zelanda e Singapore, tutti considerati come Paesi in cui la pandemia è ormai sotto controllo.

Per chi arriva da Gran Bretagna e Stati Uniti, invece, entrambi colorati in arancione – come attualmente i Paesi europei che saranno promossi in giallo dal 9 giugno – resta indispensabile una prova di tampone negativo, molecolare o antigenico, che siano vaccinati oppure no.

Per il settore turistico del Paese, messo a durissima prova da chiusure generalizzate che non hanno conosciuto alcuna interruzione dal 29 ottobre scorso al 19 maggio, è la prima boccata d’ossigeno, con i ristoranti che hanno riaperto – soltanto all’esterno – da un paio di settimane, come i cinema e i musei.

“Strategia di riapertura delle frontiere” si intitola il documento governativo, che oltre a stralciare – si spera per sempre – l’obbligo di tampone per chi arriva in Francia da Paesi sicuri, elimina anche i “motivi imperativi” per chi si mette in viaggio da fuori Europa. Il vero passaporto è rappresentato dall’attestazione di essere vaccinati da almeno 14 giorni con uno dei farmaci approvati dall’Ue: Pfizer, Moderna o AstraZeneca. Quattro settimane saranno necessarie invece per chi è vaccinato con il monodose Johnson&Johnson.

Restano in rosso i paesi con le situazioni pandemiche più difficili: Sudafrica, Argentina, Bahrein, Bangladesh, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, India, Nepal, Pakistan, Sri Lanka, Suriname, Turchia e Uruguay: si arriverà solo per “motivi imperativi”, con un tampone negativo e ci sarà l’obbligo di quarantena fra i 7 e i 10 giorni all’arrivo sul suolo francese.

“La possibilità per le persone vaccinate di viaggiare liberamente all’interno dell’Ue senza essere sottoposte a restrizioni come quarantene e test obbligatori – ha detto un portavoce della Commissione Ue – è uno degli aggiornamenti chiave che abbiamo proposto per le raccomandazioni del Consiglio sulla libera circolazione delle persone”.

Mentre la Gran Bretagna – che assiste a una risalita dei contagi per il diffondersi della variante indiana – sta richiudendo le frontiere, Berlino ha anticipato già a maggio, per legge, la riapertura con attestato vaccinale per gli europei, così come la Grecia. L’Italia a partire da domenica prossima non sarà più considerata zona a rischio covid dalla Germania: chi arriverà via terra non dovrà osservare limitazioni, mentre in aereo resta l’obbligo del tampone negativo. La Spagna si appresta ad aprirsi da lunedì agli europei vaccinati mentre la Svizzera chiede l’attestazione del vaccino ormai dal 31 maggio.

(di Tullio Giannotti/ANSA)