NEW YORK. – Per alcuni collezionisti è il Santo Graal della filatelia, per altri l’equivalente della Monna Lisa: il re degli stiletti Stuart Weitzman mette all’asta da Sotheby’s il leggendario “Magenta da un penny”, un francobollo agognato per anni quando era bambino davanti alla sua piccola collezione filatelica. Weitzman, le cui creazioni hanno calcato per anni i red carpet degli Oscar ai piedi di dive di Hollywood, top model e future regine (Kate Middleton è un’affezionata cliente), sta per vendere al miglior offerente la preziosissima affrancatura su cui era riuscito a mettere le mani nel 2014.
Magenta è il colore della carta su cui è stato stampato il francobollo. Sul retro, seguendo l’esempio dei precedenti proprietari che vi avevano apposto le iniziali, Weitzman ha disegnato a matita una minuscola scarpetta col tacco a spillo.
Più unico che raro (ne esiste al mondo un solo esemplare), il francobollo sarà messo all’asta l’8 giugno con una stima di 10-15 milioni di dollari assieme a un’altra preziosa emissione: il foglietto da quattro “Jenny invertito” da 24 centesimi, creato nel 1918 per essere utilizzato nel servizio di posta aerea sulla rotta Washington-Filadelfia-New York e raro perché stampato alla rovescia in uno dei più celebri errori nella storia della filatelia.
Ci sono cento esemplari del “Jenny invertito”, ma uno solo del “Magenta” emesso nel 1856 dalla Guyana Britannica come affrancatura per i giornali e riscoperto nel 1873 da un dodicenne scozzese tra le carte di uno zio. Ultimo in una serie di collezionisti che se lo erano scambiato nell’arco di oltre un secolo, Weitzman comprò il francobollo all’asta pagando 9,5 milioni di dollari agli eredi di John du Pont, erede dell’industria chimica, che lo aveva sempre conservato in cassaforte ed era morto in carcere nel 2010 per aver ucciso un campione olimpico del wrestling.
Lo stilista, che ha 79 anni, ha spiegato al “New York Times” la ragione della vendita: “Lo faccio per i miei figli a cui non interessa ereditare queste cose: sono contenti che me le sia godute, ma non vogliono doversi preoccupare di proteggerli e capire cosa fare quando non ci sarò più”.
I ricavi (che Sotheby’s stima a 37 milioni di dollari includendo anche una rarissima moneta d’oro dalla stessa collezione) andranno dunque a iniziative filantropiche tra cui la Weitzman Family Foundation.
I tre oggetti sono i soli lotti della vendita dell’8 giugno. Se i francobolli hanno finora rubato la scena, anche la moneta d’oro con la doppia aquila disegnata dallo scultore Augustus Saint Gaudens, quanto a rarità, è all’altezza del resto: è l’unica in mani private che può essere venduta legalmente, mentre le poche altre rimaste sono nelle cassaforti di Fort Knox. Weitzman la acquistò, coperto dall’anonimato, nel 2002, per 7,5 milioni di dollari e solo oggi il suo nome è emerso come quello del compratore.
(di Alessandra Baldini/ANSA)