LIMA. – Pedro Castillo (Perú Libre, sinistra) e Keiko Fujimori (Fuerza popular, destra) si sono misurati ieri sera ad Arequipa, nel sud del Perù, nell’ultimo dibattito presidenziale prima del ballottaggio previsto per il prossimo 6 giugno per scegliere il successore del presidente ad interim peruviano, Francisco Sagasti.
I due candidati, in piedi su un palcoscenico e sotto gli occhi di milioni di persone che seguivano il dibattito in tv, si sono confrontati su sei temi chiave della futura governabilità: i propositi per il Perù del Bicentenario; la Salute e la gestione della pandemia; l’Economia e la promozione dell’occupazione; l’Istruzione, la scienza e l’innovazione; la Lotta alla corruzione e per l’integrità pubblica, e infine Diritti umani, politiche sociali e attenzione alle popolazioni vulnerabili.
A meno di sette giorni dal suo svolgimento, l’appuntamento elettorale si è caricato di incertezza, perché secondo i sondaggi i due contendenti sono divisi da due soli punti percentuali che per i tecnici costituiscono una parità tecnica, visto che il margine di errore è solitamente del +/- 2,5%.
Nell’ultima simulazione di Ipsos per il quotidiano El Comercio, Castillo guida nei favori dell’elettorato, raccogliendo il 51,1% dei voti validi, ma Fujimori ha ridotto il suo svantaggio ed è al 48,9%.
Lo scenario è simile anche nel sondaggio realizzato dall’Istituto di studi peruviani (Isp) per La República. Qui Castillo, in chiara flessione, si attesta 40,3% dei voti formulati, e Fujimori, in recupero, giunge al 38,3%.