I nuovi 25 Cavalieri del lavoro, dall’auto al design

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in una foto diffusa dall'Ufficio Stampa del Quirinale.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in una foto diffusa dall'Ufficio Stampa del Quirinale.

ROMA. – Dalle auto alla chimica passando dall’alimentare al design: sono rappresentate le eccellenze italiane e l’ingegno imprenditoriale nelle 25 onoreficenze varate dal oggi dal presidente Sergio Mattarella su proposta del Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti di concerto con il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Stefano Patuanelli.

Leggendo i nomi dei nuovi 25 Cavalieri del lavoro diffusi dal Quirinale si attraversa l’Italia con profili noti come quello di John Elkann, presidente di Stellantis, e meno noti come quello di Marco Checchi, ad di Pelliconi & C. Spa, leader nella produzione di capsule in metallo e plastica per il settore beverage.

Ma oltre a John Elkann, spiccano i nomi di Philippe Donnet, potente amministratore delegato di Generali; quello dell’ad di Tim Luigi Gubitosi; o quello del vice presidente di Erg, Alessandro Garrone.

Istituita nel 1901, l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro compie 120 anni. Viene conferita ogni anno in occasione della Festa della Repubblica a imprenditori italiani, che si sono distinti nei cinque settori dell’agricoltura, dell’industria, del commercio, dell’artigianato e dell’attività creditizia e assicurativa.

I requisiti necessari per essere insigniti dell’onorificenza sono l’aver operato nel proprio settore in via continuativa e per almeno vent’anni con autonoma responsabilità, e l’aver contribuito in modo rilevante, attraverso l’attività d’impresa, alla crescita economica, allo sviluppo sociale e all’innovazione. Particolare attenzione è posta ai valori che sono alla base dell’onorificenza: la specchiata condotta morale e civile, nel rispetto dei principi etici e della sostenibilità sociale, ambientale e di buona governance..

Considerando le nuove nomine, i Cavalieri del Lavoro sono attualmente 625: dal 1901 ad oggi gli insigniti dell’onorificenza “Al Merito del Lavoro” sono stati 2.947. Impossibile elencare tutti e 25 i profili selezionati ma certamente colpiscono l’immaginario collettivo quello di Paolo Gentilini, presidente e ad di Biscotti P. Gentilini, azienda di famiglia attiva dal 1890.

Non ha bisogno di presentazioni il nome di John Elkann presidente di Stellantis (nonchè di Exor, la holding che controlla la Juventus), un nuovo gruppo automobilistico globale che, con 14 marchi e siti produttivi in 29 Paesi, occupa 400.000 dipendenti ed è presente in oltre 130 mercati.

Quasi altrettanto famoso è il nuovo Cavaliere del lavoro Philippe Donnet dal 2016 amministratore delegato del gruppo Assicurazioni Generali, leader mondiale del settore presente in 52 paesi per 61 milioni di clienti e 72mila dipendenti. Famosissimo anche Luigi Gubitosi che oggi è ad e direttore generale del colosso Telecom Italia, leader globale nel settore delle telecomunicazioni con oltre 40 mila dipendenti.

Poi, solo per citarne alcuni, ci sono Giovanni Manetti, toscano, presidente del consorzio Vino Chianti Classico; il genovese Alessandro Garrone che appartiene, assieme al fratello Edoardo, alla terza generazione di una delle principali dinastie imprenditoriali della Liguria. Vice presidente esecutivo e Presidente del Comitato Strategico di Erg; c’è nella lista anche Maria Cristina Piovesana, presidente di Alf Uno, azienda di famiglia attiva nell’arredamento di design che con i marchi AlfDafrè, Alfitalia e Valdesign è presente negli arredi per la zona notte, la zona giorno e il settore cucine.

Di Fabrizio Finzi/ANSA)

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