Cile: Camera approva in prima lettura il voto obbligatorio

Un cartello a favore della rfiorma della Costituzione in Cile. Archivio.
Un cartello a favore della riforma della Costituzione in Cile. Archivio.(Ansalatina)

SANTIAGO DEL CILE.  – La Camera dei Deputati cilena ha approvato con un voto trasversale un progetto di legge di riforma costituzionale riguardante il ripristino del voto obbligatorio nelle elezioni che si svolgono nel Paese. Lo riferisce la radio Universidad de Chile.

L’avvio dell’iter legislativo è avvenuto a pochi giorni dalla deludente affluenza alle urne (42%) registrata in occasione delle recenti elezioni (15 e 16 maggio) per la formazione dell’Assemblea costituente e per la designazione di governatori e sindaci cileni. L’iniziativa, precisa l’emittente, è stata approvata con 107 voti favorevoli, 16 contrari e 23 astensioni.

Non è la prima volta che negli ultimi anni il Parlamento tenta di ripristinare l’obbligatorietà del voto. Nel gennaio 2020 un simile progetto di legge è stato respinto per il mancato raggiungimento dei 3/5 dei voti della Camera necessari per approvare una riforma della Costituzione.

Illustrando le motivazioni che hanno spinto alla presentazione del progetto di riforma, la deputata Joanna Pérez ha sostenuto che “la precedente decisione di rendere non obbligatorio il voto ha costituito un errore di analisi riguardo al grado di evoluzione politica della società”.

Ha portato, ha sottolineato, solo ad un “allontanamento dei potenziali elettori che per sentirsi motivati a recarsi alle urne si aspettano un rinnovamento dell’offerta di idee da parte della politica”.

Il progetto di legge approvato in generale dalla Camera è stato ora trasmesso alla Commissione per gli Affari interni che dovrà discuterlo nel particolare nei prossimi giorni.

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